Ne avevamo parlato diverse volte in post precedenti.
La Motorola, azienda in difficoltà, aveva intrapreso una politica commerciale volta a riprendere quote di mercato e a rimettere in pareggio la sua situazione finanziaria.
E questo era costato molto all’ormai ex-Ceo Ed Zander.
Una politica commerciale fatta di nuove acquisizioni, licenziamenti, nuove strategie, nuovi prodotti e nuove funzionalità.
Evidentemente tutto questo non è bastato.
La notizia, apparsa sul Wall Street Journal, è diventata subito di dominio pubblico.
L’amministratore delegato di Motorola, Edward J. Zander, resterà in carica virtualmente fino alla prossima assemblea dei soci, in programma a Maggio 2008, ma in pratica fino al 1 gennaio 2008.
Zander resta in carica fino all’insediamento del suo successore, Greg Brown attuale direttore generale.
Sotto pressione ormai da parecchi mesi, criticato da ogni parte, ma soprattutto dal miliardario Carl Icahn, che da sempre pare essere interessato alla sua poltrona, Ed Zander getta la spugna.
Eppure i risultati positivi si erano visti, ma nell’ultimo trimestre la Motorola aveva profitti in calo del 94% ed era scesa in terza posizione nella classifica dei produttori mondiali, superata da Samsung.
L’avvento di nuovi soggetti nel mercato, primo fra tutti l’iPhone di Apple, e la nuova sfida lanciata dal gigante Google, hanno fatto propendere per un cambio di vertice.
A questo si è aggiunto anche la sostituzione di Padmasree Warrior, executive vice president, mentre Rich Nottenburg, chief strategy officer, diventa responsabile della tecnologia.
Adesso azionisti e dirigenti sperano che le cose vadano meglio.
Intanto Ed Zander dichiara: “L’anno prossimo festeggerò quarant’anni nel settore tecnologico. È il momento giusto per passare a una nuova fase della mia vita e trascorrere più tempo con la mia famiglia. Sono grato per avere avuto la possibilità di guidare Motorola negli scorsi quattro anni”.