Il Motorola Xoom ha fatto il suo debutto da poche settimana, ma il gruppo statunitense sembra che stia pensando già ad un erede per il tablet con cui ha dichiarato guerra ad Apple e iPad. Secondo DigiTimes, infatti, Motorola avrebbe chiesto di ridurre la produzione degli Xoom a partire dal mese di aprile, riducendo gli ordini a circa 300.000 unità al mese, per far fronte all’arrivo di un nuovo dispositivo.
Sebbene nel mese di marzo siano stati venduti tra i 400.000 ed i 500.000 pezzi, dunque, Motorola vuole arricchire la propria gamma di tablet con un nuovo prodotto. La notizia è stata subito seguita da un commento da parte del reparto Mobility della società, secondo cui la produzione di Xoom non subirà alcuna variazione nei prossimi mesi: quanto riportato da DigiTimes in merito ad una possibile fine della produzione a partire dal mese di giugno, infatti, sarebbe esclusivamente un rumor privo di fondamenta.
Secondo le fonti citate nell’articolo, però, Motorola sarebbe intenzionata a muoversi con cautela in un mercato come quello dei tablet, il cui stato risulta ancora poco chiaro. Quella che può essere definita “l’era del post-PC” sta lentamente vedendo l’ingresso sulla scena dei suoi interpreti principali, che necessitano però di un periodo di ambientamento sul palcoscenico per tener testa ad Apple. Per tale motivo Motorola ha effettuato ordini solo fino al mese di giugno, dopo di che deciderà il da farsi.
Le proiezioni di vendita di Xoom parlano di un numero di pezzi venduti compreso tra i 3 ed i 5 milioni di unità nel 2011. Cifre che lasciano ben sperare Motorola, ma che allo stesso tempo non riescono ad eguagliare quelle previste per iPad 2, che secondo gli analisti venderà almeno 10 milioni di dispositivi nel secondo trimestre 2010. La corsa alla Mela, dunque, è ancora lunga e piena di ostacoli, soprattutto per un tablet come Xoom che si è immediatamente posizionato come il più oneroso per l’utente finale configurando la scelta d’acquisto più difficile. iPad 2 e Galaxy Tab, infatti, sono opzioni ben più accessibili di fronte alle quali Motorola sta probabilmente rifacendo i conti.
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