Motorola ha contestato il risultato del test effettuato sulla cerniera del nuovo Razr. Ma sicuramente non potrà dire nulla sull’impossibilità di riparare lo smartphone pieghevole, come hanno verificato gli esperti di iFixit. Intanto le primi recensioni sono piuttosto negative.
Il Motorola Razr è il primo smartphone pieghevole con design a conchiglia e schermo flessibile (solo da pochi giorni è stato annunciato il Samsung Galaxy Z Flip). Le specifiche principali sono: display pOLED interno da 6,2 pollici, display esterno gOLED da 2,7 pollici, processore Snapdragon 710, 6 GB di RAM, 128 GB di storage, fotocamera posteriore da 16 megapixel, fotocamera frontale da 5 megapixel e batteria da 2.510 mAh. In Italia viene venduto in esclusiva da TIM a 1.599,99 euro.
iFixit ha notato un piccolo gap tra la cerniera e lo schermo flessibile che potrebbe consentire l’ingresso di detriti, come avvenuto con il Galaxy Fold. Motorola ha usato parecchia colla per fissare la cover e le due batterie (una per ogni metà). Dopo aver rimosso quella inferiore (1.245 mAh) si può accedere alla scheda madre con i principali componenti. Per accedere alla batteria superiore (1.265 mAh) è necessario prima rimuovere lo schermo flessibile.
A questo punto si può notare la complessità della cerniera con ingranaggi, molle e piastre scorrevoli che proteggono il delicato display interno. Al termine del teardown è stato assegnato il punteggio di 1 su 10. iFixit afferma che il Motorola Razr è il dispositivo più complicato tra quelli smontati finora, quindi è impossibile da riparare.
Secondo The Verge, uno dei pochi vantaggi del Razr è la dimensione ridotta che permette di inserirlo facilmente in tasca. Per il resto solo giudizi negativi: fotocamera mediocre, scarsa autonomia, cerniera scadente, schermo interno di bassa qualità e pessimo rapporto qualità/prezzo.