Il guanto di sfida ad Apple è stato lanciato. Quella che può essere considerata una vera e propria dichiarazione di guerra ha avuto luogo al CES di Las Vegas, con Motorola che ha ufficialmente messo piede in un territorio in cui è l’azienda di Cupertino a fare la voce grossa. Con Xoom il gruppo statunitense vuole conquistare le preferenze degli utenti in materia di tablet, con aspettative peraltro piuttosto floride da parte dei vertici della società.
Disponibile entro pochi mesi, Xoom potrebbe seguire le orme già percorse da iPad in termini di vendite: Motorola ha infatti già ordinato tra i 700.000 e gli 800.000 pezzi, secondo quanto riportato da Digitimes che a sua volta cita fonti vicine ai fornitori di Motorola. Tale cifra potrebbe superare quota 1 milione entro la fine del primo trimestre 2011, traguardo tagliato da iPad dopo soli 28 giorni di vita. Le colorazioni disponibili saranno con ogni probabilità quattro, fornendo dunque ai clienti una maggiore possibilità di scelta.
Xoom si presenta come uno dei principali rivali del tablet di Cupertino grazie ad una piattaforma software basata su Android 3.0 con una serie di strumenti aggiuntivi quali il supporto al Flash Player di Adobe, Google Maps 5.0 con supporto all’interazione 3D e all’Android Market, tramite il quale acquistare applicazioni aggiuntive per arricchire il dispositivo. Tra le specifiche tecniche figura anche la possibilità di riprodurre filmati in full HD 1080p sul display da 10,1 pollici o su un monitor esterno tramite l’uscita HDMI, una fotocamera da 5 MegaPixel con Flash al LED, processore NVIDIA Tegra 2 e connettività 3G e 4G.
Motorola non ha ancora fornito informazioni ufficiali in merito alla data di commercializzazione del tablet, che con ogni probabilità farà la sua comparsa tra febbraio e marzo. Nessuna conferma nemmeno sul prezzo di vendita al pubblico, anche se Xoom è apparso sul sito web di un rivenditore inglese affiancato da una cifra indicante un costo pari a 659.99 Sterline, all’incirca 800 Euro. Non dovrebbero però tardare nuove informazioni provenienti da fonti ufficiali, tenendo conto soprattutto della prossimità del lancio del device in Stati Uniti e Regno Unito.
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