Le immagini rappresentano una grande percentuale dei dati complessivi che un browser deve caricare quando apre una pagina web. Per incrementare la velocità di visualizzazione dei contenuti è quindi necessario implementare nuove tecnologie di compressione. Mozilla non ritiene che debbano essere sviluppati nuovi formati, quindi ha sviluppato mozjpeg 2.0, un encoder JPEG che riduce la dimensione delle immagini fino al 15%. Tra i sostenitori del progetto c’è anche Facebook.
Ad ottobre 2013, Mozilla aveva pubblicato uno studio che confrontava JPEG ad altri formati recenti, tra cui WebP. In base ai risultati ottenuti, nessun formato royalty-free offre miglioramenti sufficienti da giustificare l’elevato costo associato all’utilizzo di un nuovo formato al web. Per questo motivo, la fondazione ha deciso di ottimizzare gli attuali encoder JPEG, sviluppando mozjpeg 2.0, che consente una riduzione media della dimensione delle immagini del 5%, grazie all’uso della Trellis quantization, un algoritmo che migliora la compressione dei dati basata sulla trasformata discreta del coseno (DCT).
Il vantaggio principale di mozjpeg è la piena retrocompatibilità con gli attuali encoder, per cui ogni browser può beneficiare di questi miglioramenti, senza adottare un nuovo formato per le immagini, come WebP, supportato nativamente solo da Chrome e Opera.
Facebook ha annunciato l’avvio dei test su mozjpeg 2.0. Molto presto quindi le immagini JPEG caricate dagli utenti sul social network verranno codificate con la nuova versione, garantendo comunque la loro qualità originaria. L’azienda di Menlo Park ha inoltre donato 60.000 dollari per contribuire allo sviluppo della tecnologia (mozjpeg 3.0).