La crittografia è un argomento piuttosto complesso, ma tutti la usano giornalmente per mantenere private le loro conversazioni. Molte aziende, tra cui WhatsApp, hanno attivato la crittografia per garantire la privacy dei loro utenti e per bloccare i tentativi di spionaggio effettuati anche da governi considerati democratici. Mozilla ha creato un servizio web, denominato Codemoji, che spiega il funzionamento della crittografia attraverso le emoji.
Codemoji viene definito come un tool divertente e educativo, quindi non deve essere utilizzato per condividere dati personali. La pagina web è suddivisa in tre parti: a sinistra deve essere scritto il messaggio da cifrare, al centro sono mostrate le emoji più popolari, a destra viene visualizzato il messaggio cifrato. Dopo aver scritto il testo, l’utente deve scegliere una emoji e il corrispondente messaggio cifrato verrà mostrato a destra. In pratica, Codemoji riproduce la crittografia simmetrica, con la quale viene utilizzata un’unica chiave per cifrare e decifrare.
Il messaggio cifrato può essere inviato agli amici che effettueranno il procedimento inverso per leggere il messaggio in chiaro, inserendo la chiave (emoji) scelta per la cifratura. È sufficiente condividere il link al messaggio (via email, Facebook o Twitter) che deve essere aperto nel browser. Ad esempio, per decifrare questo messaggio bisogna utilizzare l’emoji con l’occhiolino.
Mozilla ha sviluppato Codemoji in collaborazione con TODO, un’agenzia di design italiana con sede a Torino. A causa della sua crescente diffusione, molti governi tentano di approvare leggi per indebolire la crittografia con la scusa della “sicurezza nazionale”.