Nei giorni della conferenza mondiale della WCIT (World Conference on International Telecommunications) a Dubai, Mozilla ha deciso di interpellare la sua comunità per ribadire un secco no all’ipotesi, caldeggiata dall’ITU, di trasferire la titolarità di Internet presso organi di controllo sovrazionali. Un’ipotesi, quella di un trattato vincolante, molto osteggiata da chi crede in una Rete più aperta.
Mozilla mette a disposizione un kit di strumenti per informarsi, informare i propri amici e impegnarsi attraverso un video personalizzabile su Popcorn Maker: si può editare, tradurre, modificare e poi condividere con chi si vuole secondo una strategia virale.
In tre passi (scegliere il tema che più interessa, decidere cosa fare e a chi farlo sapere, e creare un proprio messaggio), l’utente può contribuire ad appoggiare la differente visione della comunità open source, spiegata in un post intitolato Perché la governance di Internet dell’ITU è una cattiva idea? firmato da Harvey Anderson, vice presidente e consigliere di Mozilla.
Per Mozilla Internet non è il risultato di un trattato, ma di approcci collaborativi e aperti grazie a cui il Web è diventato – ed è rimasto – la cosa che attualmente è:
Non vi è alcun motivo di ritenere che un trattato riempirà ogni esigenza attuale o curerà i difetti correnti. Al contrario, vi sono ragioni per ritenere che tale trattato, invece, potrebbe essere dannoso. Gli aspetti chiave sembrano indicare un aumento del controllo dei governi, e sappiamo che la tecnologia non fiorisce da questo genere di controllo. In altre parole, i governi non sanno più come progettare il futuro. Inoltre, ci sono preoccupazioni legittime che alcuni tra i governi più interessati a un nuovo trattato mirino a limitare la libertà di espressione e le libertà personali, per controllare le attività politiche e violare la sicurezza dei loro cittadini. Stranamente, in nome di armonizzazione e interoperabilità, alcuni degli attributi stessi di Internet che si apprezzano di più – l’accesso, la connettività senza restrizioni e la condivisione, la neutralità dei contenuti, la scelta dell’utente – potrebbero essere compromessi. A partire da oggi, il futuro del Web e a rischio ed è per questo che Mozilla chiede il supporto di tutta la comunità di Internet.
Il kit di strumenti fa il paio con l’iniziativa di Google, Take Action, e con una mobilitazione generale che vede in campo associazioni e organismi in prima linea nella difesa della neutralità della Rete, come il Protect Internet Freedom, BestBits, il CDT, e nomi importanti come Vint Cerf, che sul New York Times all’approssimarsi della conferenza ha lanciato i suoi strali.