La Mozilla Foundation ha pubblicato i dati finanziari relativi all’anno 2009 certificando la propria attività in qualità di fondazione non profit. Ancora una volta i dati esprimono il medesimo significato già espresso negli anni passati, con una notizia positiva ed una negativa ad andare a braccetto non senza contraddizioni conseguenti. La notizia positiva è che il bilancio della fondazione è in attivo. La notizia negativa è che gran parte dei proventi proviene da Google, gruppo direttamente rivale nel mercato dei browser.
Questa contraddizione è il dato più importante che trapela dalla comunicazione Mozilla. Le cifre, infatti, non riescono a nascondere le difficoltà di un progetto che, nonostante un grande successo ed una presenza da leader sul proprio mercato, ancora non sembra riuscire a svincolarsi da Google differenziando le proprie entrate. Ad oggi la realtà è infatti chiara: senza Google, la Mozilla Foundation perderebbe la propria maggior fonte di sostentamento e, se il tutto non assume le sembianze di un ricatto, sembra comunque essere un elemento sempre più scomodo e limitativo per le ambizioni di crescita del team.
Gli introiti Mozilla nel 2009 sono aumentati complessivamente del 34% rispetto all’anno precedente: 104 milioni di dollari contro i 78 milioni del 2008. Al tempo stesso, si legge nell’apposito report redatto, «la maggior parte delle entrate Mozilla continua ad essere generata dalle funzionalità di ricerca incluse in Firefox da organizzazioni quali Google, Yahoo, Yandex, Amazon, eBay ed altre». La risposta ai dubbi è inclusa nella documentazione di FAQ: Mozilla si professa totalmente indipendente da Google, libera nel proprio agire ed ampiamente soddisfatta dei propri rapporti con Mountain View. «Abbiamo una relazione produttiva con Google fin dal 2004 e tale relazione rimane in salute. Ad oggi abbiamo rinnovato il contratto 3 volte, nel 2005, nel 2006 e nel 2008. La versione attuale si estende per tutto il 2011». L’ultimo contratto è stato siglato nel mese di agosto del 2008 e, almeno a parole, v’è piena fiducia in ulteriori proroghe.
Va sottolineato, però, che nel tempo è sopraggiunto un elemento nuovo che il report del 2009 ancora ignora: Google Chrome. Quella che era una piccola promessa negli anni precedenti è diventato una solida realtà nel 2009 ed è oggi un browser pieno di ambizioni. La presenza di Chrome come anti-IE non può essere ignorata anche in qualità di anti-Firefox, il che pone Google come rivale e sponsor del progetto che più di ogni altro ha saputo frenare la corsa di Internet Explorer ad un nuovo dominio post-IE6.
Per il futuro Mozilla si propone maggiorato impegno nei seguenti settori:
- Mobile, un settore definito “critico” ed in feroce ascesa
- Apps, con fermo impegno nei confronti di un universo aperto di applicazioni che Firefox spera di saper imporre sui tanti circoli chiusi emergenti
- Condivisione, dati e servizi: funzionalità in grado di identificare il browser come strumento primo per la condivisione, per la gestione dei dati e per l’esecuzione dei servizi online
- Mozilla Drumbeat, un modo per estendere gli aspetti sui quali può essere focalizzato l’impegno per un miglior utilizzo della dimensione digitale. Il tutto nel nome di un “open web” visto da Mozilla come unico contesto salutare nella direzione del quale andare a sviluppare il proprio futuro.