Cosa c’è di meglio, per un’azienda no-profit che ha raggiunto un importante ruolo nel panorama informatico mondiale, che mettersi letteralmente a dare i numeri? Quei numeri che poi, a conti fatti, sono i dati del proprio successo sul Web.
A fare questo primissimo e parziale bilancio è Mozilla, la fondazione cui fanno capo alcuni tra i prodotti software che hanno inciso non poco sull’evoluzione di Internet negli ultimi anni, basti pensare, tanto per menzionarne uno, a Firefox: uno dei browser più utilizzati e l’unico capace di scalfire la leadership, fino a qualche tempo fa incontrastata, di Internet Explorer.
E proprio su Firefox e sui suoi traguardi si fonda un po’ questo State of Internet, il rapporto che analizza, dal punto di vista di Mozilla, lo stato di Internet nel suo complesso, con i suoi usi e quelli che potrebbero essere le tendenze del domani.
Si parte quindi dal dato che indica in 350 milioni di utenti la base di utilizzatori di Firefox nel mondo, distribuiti tra i 152.7 milioni dell’Europa, vera e propria roccaforte del browser americano, che qui ottiene una quota del 39.2% del mercato, per continuare con i 31.7 milioni di utenti del Sudamerica (31.4% del mercato, con i 5.6 milioni dell’Africa, quota del 29.7%) e per finire con i 100 milioni di utenti del Nordamerica e una quota del 26% del mercato.
A questi si aggiungono poi altri dati, come quelli che vedono Asia e Africa come le zone in cui è maggiore l’uso degli add-on, e l’elenco dei paesi in cui Firefox ha registrato il miglior trend, con la Russia a guidare la classifica dei mercati più favorevoli al browser open source.
Insomma un bilancio del proprio successo dicevamo, un bilancio ovviamente ancora parziale che vedrà aggiornamenti costanti ogni tre mesi, è questa infatti la cadenza con cui Mozilla ha deciso di pubblicare il suo rapporto, rinnovando quindi l’appuntamento al prossimo giugno, quando arriverà la seconda edizione dello State of Internet.