Mozilla distribuisce la prima beta di Firefox 3

Mozilla ha iniziato a distribuire la prima beta di Firefox 3. La release giunge con mille problemi e rappresenta uno scoglio importante per il futuro del gruppo. Grandi novità dal punto di vista della sicurezza e della facilità d'uso dell'interfaccia
Mozilla distribuisce la prima beta di Firefox 3
Mozilla ha iniziato a distribuire la prima beta di Firefox 3. La release giunge con mille problemi e rappresenta uno scoglio importante per il futuro del gruppo. Grandi novità dal punto di vista della sicurezza e della facilità d'uso dell'interfaccia

Mozilla ha presentato la prima beta di Firefox 3, il browser che si appresta a far tremare, di nuovo, il predominio di Internet Explorer. Questa beta presenta già la maggior parte delle funzionalità che vedremo della versione finale, in particolare le soluzioni che puntano a rendere la navigazione sul web più sicura per gli utenti.

Proprio nell’ambito della sicurezza si sono mossi grandi passi, soprattutto per facilitare l’identificazione dei malware e dei tentativi di phishing. Ad esempio è sufficiente cliccare sulla favicon nella barra degli indirizzi per controllare le credenziali del sito e scovare eventuali manomissioni. È pronto inoltre un sistema di filtraggio contro il malware basato su una lista di siti malevoli noti. Riguardo il fornitore di questa lista si era discusso molto nelle scorse settimane dell’eccessiva presenza di Google: in questa beta le impostazioni di default prevedono che sia l’utente a caricare la propria lista. È anche possibile selezionare un fornitore da cui scaricare l’elenco aggiornato dei siti malware e, per quanto ora sia Google l’unico disponibile, questo lascia la porta aperta ad altri competitor che vogliano fornire lo stesso servizio. Ulteriori passi nella sicurezza riguardano le estensioni, la cui gestione era stata oggetto di critiche: il futuro Firefox 3 aggiornerà automaticamente solo le estensioni per cui è disponibile un download sicuro con un certificato di sicurezza valido. Per i download generici, invece, il panda rosso si occuperà di informare l’antivirus, e sempre nell’ottica di una maggiore integrazione, sarà compatibile con il controllo parentale incluso in Windows Vista.

Il team di sviluppo ha studiato anche nuove funzionalità strettamente legate alla facilità d’uso, senza per questo stravolgere l’interfaccia o l’esperienza d’uso del browser. Ad esempio le password saranno ricordate solo per i login corretti e i download potranno essere ripresi e interrotti anche dopo aver riavviato Firefox o il computer. Lo zoom delle pagine includerà l’ingrandimento delle immagini, mentre sulle precedenti versioni di Firefox veniva ingrandito solo il testo. Sempre per semplificare la vita al navigatore, in presenza di più tab aperti in chiusura Firefox non si limiterà ad avvisare, ma chiederà all’utente se vuole riaprire le stesse schede al successivo avvio del browser.

Più profondo è stato l’aggiornamento dei bookmarks: finalmente è possibile usare Places, un sistema che mette insieme i segnalibri e la cronologia, permettendo di catalogare tutto usando le etichette (tag). Per creare un nuovo segnalibro basta cliccare sul pulsante Star affianco all’indirizzo. Un secondo click permette all’utente di modificare il segnalibro e di specificare le etichette. Una volta etichettati i propri siti preferiti, basta scrivere una o più tag nella barra degli indirizzi per vedere l’elenco dei bookmark relativi. Places permette inoltre di controllare quali siti si sono salvati negli ultimi giorni e quali etichette sono state usate di recente. I segnalibri e la cronologia, però, possono anche essere usati in maniera classica, per la gioia degli utenti più scettici. Il pulsante stella rappresenta uno dei pochissimi cambiamenti all’interfaccia che è stata aggiornata soprattutto per fornire una maggiore integrazione con lo stile di Windows Vista e di MacOSX. In futuro sarà possibile vedere in tal senso dei passi in avanti anche nella versione per Linux, grazie ad un sistema che carica automaticamente le icone del tema utente in uso senza dover ricorrere a skin esterne.

Sotto il cofano, la beta include aggiornamenti a Gecko, il motore di rendering html di Mozilla, ora giunto alla versione 1.9. I bookmark e le varie impostazioni sono ora gestite tramite un database relazionale piuttosto che da semplici file di testo, mettendo l’utente al sicuro da eventuali perdite di dati conseguenti crash del sistema o interruzioni di corrente. Gli sviluppatori hanno inoltre lavorato molto sul fronte delle prestazioni, cercando di rendere il browser più veloce e parsimonioso nell’utilizzo della memoria: su questo fronte ci saranno ulteriori miglioramenti con le prossime beta, anche grazie all’esperienza che Mozilla sta maturando nel settore mobile.

Come ogni prodotto di successo che si rispetti, Firefox non può essere esente da qualche polemica. Oltre all’incombente presenza di Google e al fatto che nella versione finale verranno risolti solo il 20% dei bachi presenti, fa discutere l’estremo ritardo con cui si è giunti alla prima beta della nuova versione, beta che secondo i piani iniziali doveva essere pronta già ad agosto mentre di questi tempi avremmo dovuto assistere alle fasi finali della release stabile. Lo stesso Places era previsto addirittura per la versione 2.0, ma è arrivato solo un anno dopo.

Firefox 3 Beta è disponibile per Windows, Mac e Linux in più di venti linguaggi tra cui, però, al momento manca l’italiano. Va ricordato il fatto che si tratta di una beta e, per quanto sia stabile e veloce, può contentere bachi e lacune e pertanto non è adatta all’utilizzo quotidiano.

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