Sviluppare applicazioni per iPhone rende. Sviluppare applicazioni per Windows Mobile rende. E se si iniziasse a far rendere anche lo sviluppo di plugin per Firefox? L’idea ha preso forma nei laboratori Mozilla ed ora la fondazione sembra essere pronta a compiere questo simbolico passo nei confronti della propria cospicua ed attiva community.
«La comunità di sviluppatori di componenti aggiuntivi di Firefox costituisce una fonte di creatività e di innovazione stupefacente per tutti coloro che, nel mondo, utilizzano Firefox. Migliaia di sviluppatori creano infatti componenti aggiuntivi che fanno prevedere come sarà il futuro dei browser, ma fino a oggi le possibilità che il loro lavoro fosse remunerato sono state estremamente limitate». Mozilla ha bisogno della propria community, ha bisogno di tener serrate le fila e soprattutto ha bisogno di avere qualcuno che sulla base di Firefox costruisca quelle componenti che fino ad oggi hanno determinato la crescente fortuna del browser open source.
«È per questo che Mozilla ha lanciato “Contributions” una funzione creata per consentire agli sviluppatori di chiedere un contributo di un dollaro per il loro componente aggiuntivo sviluppato su Firefox. Oltre alla richiesta di questa somma, si aiutano gli sviluppatori a dar voce alle loro storie con le nuove pagine “About the Developer” che spiegano ai potenziali donatori le motivazioni alla base della creazione di uno specifico componente aggiuntivo e il suo percorso di sviluppo. Poiché le donazioni sono libere, gli utenti hanno a disposizione tutto il tempo necessario per valutare un componente aggiuntivo e decidere se aiutare o meno lo sviluppatore».
Il comunicato Mozilla prende spunto dal post giunto sul blog ufficiale Mozilla, ove ogni ulteriore aspetto è stato dettagliato. In particolare si parla dei pagamenti, che verranno inviati tramite PayPal: almeno nella fase iniziale Mozilla non ipotizza alcuna trattenuta, lasciando quindi il pieno guadagno agli sviluppatori. I pagamenti, però, proverranno tutti sulla base di “contributi”, il cui nome non è “donazione” per un motivo specifico: la community è una e una sola, chi è dentro contribuisce e non c’è uno scambio del servizio con la moneta. Anche un pagamento è un contributo: filologicamente impeccabile.
«Si tratta di un progetto pilota, e l’obiettivo di Mozilla è quello di contribuire nel supporto di un ecosistema in crescita, dando agli utenti la possibilità di sostenere gli sviluppatori dei loro componenti aggiuntivi preferiti». L’esperimento abbia inizio.