Mozilla vive come una costrizione il fiorire di App Store che, con le loro regole, restringono il web in piccoli orticelli che costringono gli sviluppatori a lavori multipli per diverse realtà. La risposta del gruppo è stata formalizzata ed è un motto di ribellione che invoca l’apertura in opposizione alla chiusura, gli standard come forma di libertà ed il browser come sistema unico di accesso al sistema.
Nasce così l’idea dell’ecosistema Open Web App, un concept pensato per svincolare gli sviluppatori e gli utenti dagli orticelli coltivati dai grandi gruppi che controllano il software (Apple, Microsoft, Google). La materia prima è semplice: HTML, Javascript, CSS. Con questi elementi gli sviluppatori possono creare applicazioni accesibili da browser ed in grado di funzionare tanto su un desktop quanto su di uno smartphone, senza limitazioni funzionali e con piena apertura del mercato.
Grazie a questo concept, spiega Mozilla, i vari marketplace potrebbero operare in reale concorrenza e gli sviluppatori potrebbero comunque agire con una distribuzione indipendente assumendosi tutti i rischi, gli oneri e le soddisfazioni economiche del caso.
L’accesso alle applicazioni è pensato nel nome di una massima apertura: Firefox 3.6 e successivi, Firefox for mobile, Internet Explorer 8, Chrome 6, Safari 5 ed Opera 10, tutti abilitati senza limitazioni poichè il linguaggio è quello standardizzato del Web fino alla frontiera HTML5. L’apposita documentazione tecnica è stata rilasciata in concomitanza all’annuncio Mozilla, con il quale il gruppo ha elencato tutta una serie di principi attorno ai quali poter costruire le app:
- HTML, CSS e JavaScript sono gli unici codici accettati;
- l’installazione può avvenire da browser sia su desktop che in mobilità;
- tutti i browser di nuova generazione sono abilitati, aprendo alla concorrenza tra i medesimi in quanto a presentazione, organizzazione e gestione dell’interfaccia utente;
- le applicazioni a pagamento sono supportate ed i modelli di autorizzazione usano sistemi di identificazione quali OpenID
- una applicazione acquistata su di un browser può essere fruita su altro device ed altro browser, con piena portabilità e senza necessità di ri-acquisto;
- si può accedere ad informazioni sensibili mediate apposita richiesta e specifico opt-in da parte dell’utente
- gli sviluppatori possono distribuire direttamente le proprie applicazioni senza alcun mediatore oppure distribuirle attraverso vari marketplace in grado di competere in quanto a prezzi, policy, ratings, recensioni ed altri servizi;
- si possono ricevere notifiche dal cloud;
La presentazione Mozilla è completa di simulazioni per un ipotetico app store, una eventuale pubblicazione indipendente e la simulazione di una estesa directory di applicazioni.