C’era una volta BrowserID: era una tecnologia con cui Mozilla intendeva entrare di soppiatto sul mercato con una propria proposta in termini di identità, soppiantando le soluzioni proprietarie esistenti e fornendo uno strumento nuovo con cui gli utenti potessero godere di un servizio aperto e trasversale per l’identificazione online.
Oggi quel che era BrowserID rimane sostanzialmente la medesima cosa. Il tutto, però, sotto il cappello di un nuovo nome ed una nuova ambizione. Nasce oggi, con un semplice annuncio e scarni dettagli, quello che sarà il progetto Mozilla Persona.
Un nome italiano che sembra fornire autorevolezza e trasparenza: tutto gira attorno alla persona, infatti, rendendo più significativo quel che “BrowserID” poteva invece idealmente affiancare più allo strumento in uso che non all’utente. Il cambiamento è però soprattutto formale: la tecnologia BrowserID infatti non va in pensione e, anzi, da oggi in poi cercherà maggior autorevolezza. Mozilla Persona è semplicemente il nuovo brand sotto cui l’intero processo intende proporsi e parte del progetto (la tecnologia, il protocollo) è e rimarrà lo stesso BrowserID (salvo convergere anche nella nomenclatura in un futuro prossimo).
L’annuncio è necessario poiché il rischio di far confusione è dietro l’angolo. Se l’opera di rebrand non bastava, infatti, Mozilla ha scelto anche un nome che va sovrapporre quello di Firefox Personas, funzione che consente di cambiare lo sfondi delle toolbar sul browser: quest’ultima funzione cambierà nome nelle prossime settimane così da lasciare campo libero attorno ad un progetto che richiede massima trasparenza, massima chiarezza e massima affidabilità.
Una collezione di elementi ed esperienze che stiamo sviluppando per gestire la complessità dell’identità online con particolare attenzione per in controllo dell’utente, la sicurezza e la comodità.
BrowserID è una tecnologia che consente all’utente di effettuare un singolo login con il quale accedere a più servizi e siti online: grazie a questo tipo di tecnologia si può così gestire con maggior semplicità la propria esperienza, senza il dovere di ricordare le proprie password e con una gestione semplificata delle stesse. Mozilla pesta così i piedi al nuovo sistema con cui anche Google insegue medesimo percorso: il browser diventa in tal senso l’interfaccia centrale e fondamentale verso il Web, gestore primo delle password in uso e tramite queste ultime dell’identità. E così sarà anche per le applicazioni, su cui Chrome è già attivo e sul quale Firefox intende proporre soluzioni nuove nel prossimo futuro.
Identità significa personalizzazione. Significa applicazioni. Significa advertising. Significa privacy. Ognuno di questi aspetti implica dettagli ed attenzioni fondamentali, ma implica soprattutto forti potenzialità a cui tutte le proposte in fase di sviluppo intendono attingere. Mozilla da parte sua ha dato oggi forma e nome al suo progetto complessivo: Mozilla Persona è la maschera che la fondazione offre ad ogni utente per farsi riconoscere online, per accedere ai propri servizi e per interagire con la Rete.