Mozilla e OTOY, azienda californiana attiva nel settore del cloud computing, hanno annunciato ORBX.js, una libreria JavaScript che permette di virtualizzare le applicazioni Windows, Linux e OS X e di eseguirle in streaming all’interno di un browser HTML5, incluse le versioni per dispositivi mobile, senza la necessità di installare un plugin. ORBX.js effettua anche la decodifica dei video HD e la visualizzazione “DRM free” in Firefox, Internet Explorer 10, Chrome, Opera e Safari.
La libreria JavaScript rappresenta un’interessante opportunità per gli utenti di applicazioni professionali, in quanto ORBX.js permette di ridurre il costo di un PC dedicato all’elaborazione grafica, video o all’esecuzione software di modellazione e rendering. Tutti i calcoli sono infatti effettuati sulla nuvola (sui server OTOY), quindi all’utente servirà solo un browser per visualizzare il risultato finale. L’azienda ha mostrato il funzionamento di Autodesk 3ds Max 2014, Adobe Photoshop CS6 e del client Steam all’interno di Firefox.
«L’obiettivo di Mozilla è quello di promuovere un ecosistema aperto di contenuti e media sul Web, in modo che un sito appaia e funzioni allo stesso modo su qualsiasi dispositivo», ha dichiarato Brendan Eich, CTO e SVP of Engineering di Mozilla. «Grazie ai nostri continui sforzi nel rendere il browser web più veloce, ora le prestazioni JavaScript competono con quelle del codice nativo, permettendo a OTOY di realizzare infrastrutture per il Web come questa. L’aggiunta di ORBX.js, asm.js e Emscripten accelera il distacco dalle applicazioni native a favore di quelle Web e riconferma la missione di Mozilla di rendere il Web la piattaforma principale per lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni».
OTOY ha sviluppato un codec ORBX che effettua la decodifica di un video H.264 1080p60 utilizzando esclusivamente JavaScript e WebGL. La qualità del video è paragonabile a quella nativa, ma con un miglioramento della compressione pari al 25% e con il supporto al bit rate adattativo durante lo streaming. Gli studios cinematografici possono utilizzare il watermarking sul cloud e quindi eliminare la gestione del DRM via browser.