La prima risposta al tanto chiacchierato Google Wave potrebbe giungere presto da Mozilla. I Labs della celebre fondazione hanno da poco presentato Raindrop, un’innovativa piattaforma concepita per semplificare lo scambio di messaggi tra gli utenti e offrire funzionalità avanzate per fruire dei contenuti condivisi attraverso un unico applicativo. Il nuovo sistema è ancora in fase di sperimentazione, ma sembra contenere numerose analogie con Wave, la soluzione creata da Google per la comunicazione tra gli utenti online.
«Quando ti arriva un link da YouTube o Flickr, il tuo client per la messaggistica dovrebbe essere in grado di mostrarti il video o le fotografie insieme o come parte del messaggio invece di rimandarti a una nuova tab del tuo browser. Le notifiche inviate dal computer e le mailing list dovrebbero essere organizzate per te, non inserite in massa nella tua inbox a tal punto da richiedere la tediosa impostazione manuale di alcuni filtri. Dovrebbe essere semplice integrare nuovi servizi web nel sistema per visualizzare le tue conversazioni utilizzando unicamente tecnologie aperte per il Web» si legge in un post da poco pubblicato sul blog ufficiale dei Mozilla Labs. Raindrop si configura come la risposta a queste domande e potrebbe contribuire al processo di innovazione degli attuali sistemi per la messaggistica online.
La piattaforma è aperta e non mira solamente a concentrare in un unico luogo virtuale tutte le informazioni e i messaggi – che interessano un singolo utente – provenienti dai numerosi servizi online oggi disponibili. Il team di sviluppo intende mettere a punto una serie di API per coinvolgere gli sviluppatori di terze parti, incentivando l’adozione di standard condivisi per potenziare progressivamente le funzionalità di Raindrop.
Il nuovo sistema concepito da Mozilla potrà essere dunque adattato per svolgere differenti compiti legati alla messaggistica online. Stando alle prime informazioni, le implementazioni iniziali saranno tese alla creazione di un client versatile e "intelligente", in grado di riconoscere la natura dei messaggi di posta ricevuti (notifiche dai social network o dai siti di condivisione, email da gruppi di amici…) e suddividerli automaticamente in apposite categorie, consentendo all’utente di filtrare i contenuti visualizzati e di orientarsi meglio all’interno della propria inbox.
«Intendiamo supportare le applicazioni front-end di vario tipo (incluse piattaforme per il mobile), ma le nostre principali applicazioni saranno costruite interamente per tutti i moderni browser web che supportano le tecnologie aperte per il Web. La versione 0.1 del nostro prototipo comprende Bespin per consentire uno sviluppo veloce e iterativo. Offre inoltre alcuni widget front-end e codice back-end per il supporto di alcuni elementi fondamentali come gli utenti, le conversazioni e le mailing list, con ulteriori novità per il futuro. CouchDB e Python sono una parte fondamentale dell’architettura del nostro prototipo» prosegue poi il post pubblicato da Mozilla.
Il team di sviluppo di Raindrop, guidato dal gruppo di sviluppatori che ha in carico la gestione e l’organizzazione del client per la posta elettronica Thunderbird, realizzerà nel corso delle prossime settimane una prima serie di installer per consentire agli utenti di installare una prima versione della piattaforma sui propri computer. Ciò permetterà di sperimentare il sistema su larga scala e di raccogliere un maggior numero di informazioni su bug, malfunzionamenti e possibili migliorie da mettere in campo. La pagina per effettuare il download del software è già disponibile, ma occorrerà attendere ancora qualche settimana prima di poter ottenere una versione di prova del nuovo Raindrop.
La piattaforma in fase di sviluppo da parte di Mozilla presenta, con sfumature diverse, numerose similitudini con Google Wave, ma al momento è prematuro identificare in Raindrop una alternativa vera e propria al sistema di interazione tra utenti messo a punto da Mountain View. Numerosi dettagli del progetto della fondazione saranno definiti nel corso delle prossime settimane e consentiranno di comprendere meglio la natura dell’iniziativa e la direzione verso la quale si vorranno muovere gli sviluppatori. La scelta di adottare unicamente standard aperti e di fornire da subito un certo numero di API potrebbe rivelarsi determinate per favorire la diffusione di Raindrop a scapito delle soluzioni concorrenti proprietarie.