Il divorzio è scongiurato: Mozilla e Google hanno deciso di prolungare di tre anni ulteriori la storica partnership che lega le parti sulla base di una revenue sharing di muto interesse che ormai da settimane risultava sotto l’attenzione della critica per il ritardo con cui è avvenuta la firma.
Il contratto tra le parti è ormai scaduto da tempo, ma le trattative sono andate avanti a lungo. Il silenzio che attorniava le parti in causa aveva acceso pertanto un lecito sospetto: Mozilla e Google potrebbero mancare il raggiungimento dell’accordo? Il sospetto era supportato anche dal fatto che negli stessi giorni Google Chrome superava Firefox in qualità di secondo browser più diffuso al mondo, coincidenza che sembrava uno scherzo del destino oltre che un elemento incisivo alla luce di una possibile rottura.
Chi suggeriva una imminente crisi finanziaria per le casse Mozilla, vede ora cadere la base di tutti i sospetti: per tre anni ulteriori le parti beneficeranno di una partnership che offre a Mozilla il denaro di Google ed a Google le query provenienti dal browser Firefox. Per tre anni almeno, quindi, Google continuerà a rimanere il motore di ricerca impostato di default sul browser del panda rosso ed al tempo stesso Mozilla accetta quella che è stata l’offerta Google per la quota di revenue sharing degli anni a venire.
I termini dell’accordo non sono stati diffusi, dunque non è possibile comprendere né l’impronta della nuova partnership, né la dimensione delle differenze rispetto all’anno passato. Quel che è chiaro è ad oggi soprattutto il fatto che Mozilla vede salvaguardata la propria fonte principale di approvvigionamento di denaro (qualcosa come l’84% circa del totale) per supportare la crescita dei propri prodotti. Il futuro di Firefox è pertanto garantito da casse nuovamente rimpinguate a dovere: Firefox 9 nasce quindi sotto una buona stella.