Mozilla e Yahoo, scontro in tribunale

Mozilla ha scelto Google come motore di ricerca predefinito di Firefox, ma Yahoo chiede il rispetto degli accordi previsti dal contratto firmato nel 2014.
Mozilla e Yahoo, scontro in tribunale
Mozilla ha scelto Google come motore di ricerca predefinito di Firefox, ma Yahoo chiede il rispetto degli accordi previsti dal contratto firmato nel 2014.

Firefox Quantum ha introdotto diverse novità, tra cui una nuova interfaccia utente, un rendering engine più veloce e il supporto per le API WebExtension. Dopo aver effettuato l’aggiornamento, gli utenti statunitensi hanno notato che il motore di ricerca predefinito è diventato Google. Yahoo ha quindi accusato Mozilla di violazione degli accordi sottoscritti nel 2014 e ha depositato una denuncia presso il tribunale della Contea di Santa Clara.

Circa tre anni fa, Mozilla aveva siglato una partnership di 5 anni con Yahoo, valida solo negli Stati Uniti. In base agli accordi, Yahoo doveva rimanere il motore di ricerca predefinito fino al 2019. Dato che Google ha preso il posto di Yahoo in Firefox Quantum, l’azienda di Sunnyvale (ora parte di Oath, controllata di Verizon) ha depositato una denuncia contro Mozilla il 1 dicembre. A sua volta, Mozilla ha contro-denunciato Yahoo per violazione contrattuale. Secondo la fondazione che sviluppa il popolare browser, il contratto formato nel 2014 prevede la possibilità di interrompere l’accordo se vengono meno determinate condizioni.

In seguito all’acquisizione di Yahoo da parte di Verizon, Mozilla ha chiesto rassicurazioni in merito al rispetto delle condizioni contrattuali. Quando è divenuto chiaro che l’uso di Yahoo come motore di ricerca predefinito avrebbe avuto un impatto negativo sulla qualità della ricerca e il market share di Firefox, Mozilla ha esercitato il diritto di risolvere il contratto e di sottoscrivere un accordo con un altro provider (Google).

Yahoo ritiene che Mozilla abbia violato il contratto, mentre Mozilla nega le accuse. Anzi chiede che Yahoo rispetti la clausola secondo la quale il pagamento dei 375 milioni di dollari annuali debba proseguire fino al 2019, nonostante il cambio del motore di ricerca predefinito.

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