La RIAA (Recording Industry Association of America) trova un nuovo, potente alleato nella sua lotta contro lo scambio di musica online; si tratta addirittura del Dipartimento della Giustizia statunitense che ha deciso di scendere in campo al fianco della RIAA nella causa contro il provider Verizon.
La RIAA ritiene che il DMCA (Digital Millennium Copyright Act), la legge USA sul diritto d’autore online, gli dia il diritto di richiedere ai provider, senza l’autorizzazione di un tribunale, il nome dei navigatori che diffondono illegalmente brani MP3. Il provider Verizon, al quale la RIAA aveva chiesto il nome di un utente accusato di aver messo in rete oltre 600 MP3, ha rifiutato di comunicare i dati richiesti e si è rivolto alla giustizia. Una corte statunitense ha dato ragione alla RIAA in primo grado, ma Verizon ha fatto ricorso contro la sentenza, avanzando rilievi di incostituzionalità contro il DMCA.
Il Dipartimento di Giustizia è ora intervenuto per affermare la costituzionalità della legge.