Probabilmente abbiamo decine di CD a casa e vogliamo convertirli in MP3 per averli tutti a portata di mano nel nostro iPod o in qualsivoglia altro lettore: diversi programmi sono in grado di trasformare un CD audio in MP3, ma non tutti sanno che, in fase di conversione, è importante la scelta dell’encoder.
Innanzitutto, cos’è un encoder? Lo dice il termine stesso: è un software in grado di fare la codifica di un file affinché possa essere salvato in formato diverso da quello originale, nella maggior parte dei casi al fine di ridurre lo spazio occupato (come nel caso dell’MP3).
Diversi encoder audio sono in grado di compiere l’operazione di conversione da CD (o da altri formati) in MP3, e in questa occasione vorrei menzionarvene due:
- LAME: è probabilmente il più visto nella maggior parte dei software di conversione audio (Audiograbber, CDex, dBpoweramp e altri) ed è anche uno dei più longevi, visto che è tutt’ora in fase di sviluppo nonostante la prima versione risalga al 1998;
- Fraunhofer IIS: è il papà del formato MP3, i cui primi studi risalgono addirittura a 20 anni fa. Sviluppato in un istituto di ricerca tedesco, è anch’esso ancora in fase di sviluppo, ed è disponibile in diversi software, tra cui MusicMatch Jukebox, Windows Media 10 e Magix MP3 Maker.
Gli encoder sopra menzionati sono soltanto due tra tanti, ma a furor di popolo sembrano essere i più utilizzati e i più soddisfacenti in termini di qualità audio.