Secondo un sondaggio Gartner, il prossimo anno il 75% degli utenti “enterprise” di Windows 2000 passeranno a Windows XP. Tale scelta sarà forzata in seguito all’annuncio di pochi giorni or sono, quando Microsoft ha annullato il rilascio del Service Pack 5 del sistema operativo più diffuso nel settore limitando gli aggiornamenti ad un semplice rollup previsto per il 2005.
Microsoft ha però altresì annunciato che il rollup costituirà un semplice aggiornamento di sicurezza e nessuna importante modifica verrà apportata al sistema. Ciò significa che le innovazioni introdotte dal Service Pack 2 di Windows XP non saranno adattate a Windows 2000 e gli utenti dovranno quindi rimanere in balìa dei difetti insiti nel sistema operativo fino a quando non ci sarà la possibilità di migrare a nuova piattaforma.
La scelta Microsoft è stata da più parti criticata e anche il noto Yankee Group (il centro statistiche che con i suoi dati più ha supportato Microsoft nel suo “Get the facts” anti-Linux) ha additato tale scelta tramite la portavoce Laura DiDio: se una sostanziosa fetta dell’utenza W2000 non ha intenzioni o possibilità di passare a XP, Microsoft «dovrà fare qualcosa». Gartner concorda per voce dell’analista Michael Silver: «è qualcosa che Microsoft non dovrebbe ignorare».
Microsoft respinge però al mittente ogni richiesta. Secondo i tecnici di Redmond non è possibile applicare a Windows 2000 gli upgrade rilasciati per XP ed il problema è insito propriamente nell’architettura del sistema operativo. A questo punto del ciclo di vita di W2000 Microsoft preferisce dunque garantire la stabilità a scapito dell’innovamento, proponendo dunque l’alternativa XP per chi intende fruire delle prerogative del nuovo SP2.