Motivazioni spesso non convincenti, sviluppo ambiguo della situazione e un solo fatto certo: MSN chiuderà la propria chat. La causa: la necessità di proteggere la propria clientela dall’assalto di spammer e pedofili di cui la chat è mezzo involontario.
«Abbiamo preso questa decisione perché i servizi di chat online sono sempre più soggetti ad utilizzi inappropriati» dice Stefano Maruzzi, direttore generale di MSN Italia. La sospensione avrà effetto a partire dal 14 ottobre 2003 e si estenderà in tutta la cosiddetta zona EMEA (Europa, Medio Oriente ed Africa), in America Latina ed in Asia. Esclusi dal blocco rimangono Canada, Stati Uniti e Giappone: in questi paesi l’accesso alla chat sarà però a pagamento tramite carta di credito.
Il pagamento preventivo del servizio, secondo fonti Microsoft, permetterebbe di avere un controllo più radicale e preciso sui vari utenti iscritti, deterrente ottimo contro eventuali abusi del mezzo.
A parte il fatto in sè, importante è il fatto che in ballo via sia un principio come quello della Rete priva di regole e controllo. «Sì, siamo consapevoli degli effetti che avrà la nostra scelta. Ma era l’unica possibile considerato che il bilancio su questo servizio è negativo».