Per la musica digitale continua il momento positivo che sta trainando il settore verso un nuovo tipo di commercializzazione: così come la tecnologia digitale ha spazzato via il vecchio vinile, ora è il download a determinare la caduta del CD e del relativo settore commerciale. L’ultima statistica Nielsen SoundScan parla chiaro: in soli 6 mesi i cosiddetti “music store” hanno triplicato il proprio fatturato e, parallelamente, la vendita dei CD è scesa di ben il 7%. Confermata al rialzo, dunque, la previsione che dovrebbe portare entro il 2010 il settore ad oltre il 15% del mercato.
In 6 mesi la musica digitale, trainata ovviamente dal leader del settore iTunes di Apple, avrebbe registrato ben 159 milioni di download contro i soli 55 milioni dei primi 6 mesi del 2004. Importante, soprattutto, il peso che ha assunto il download di singoli pezzi all’interno di tutto il mercato musicale: se lo scorso anno la voce “download” pesava appena per il 2% del totale, ora la penetrazione si aggira ormai sul 6% e la tendenza indica una decisa ascesa.
In generale il settore musicale ha perso circa 2.5 punti percentuali e le cause sono variegate (pur se il dito delle major è in particolar modo puntato contro il mondo del file-sharing: secondo la RIAA, infatti, i proventi starebbero tornando a crescere solo oggi dopo alcuni anni di continuo declino e continua battaglia al P2P). Rob Sisco, presidente Nielsen Music, vede invece nell’assestamento al ribasso una semplice conseguenza di un forte cambiamento in corso. In verità, dunque, il settore godrebbe di ottima salute: «l’evoluzione è critica. E’ simile al declino del vinile 20 anni fa» e conclusosi ai giorni nostri con il passaggio completo al formato CD.
Il futuro del settore è destinato a seguire quello di ogni altro medium: la moltiplicazione dei canali di distribuzione e delle modalità di fruizione determinerà grandi sconvolgimenti nel mercato e presto, in particolare, la musica farà capolino sui cellulari e più in generale nel mobile.