La fine della protezione con DRM dei file musicali presenti su iTunes sta portando con sé non poche polemiche non solo per il possibile aumento dei prezzi di alcuni brani, ma anche per le modalità previste da Apple per effettuare gli aggiornamenti delle vecchie librerie acquistate sul suo store musicale.
L’offerta per convertire i brani con DRM in file privi di limitazioni a 30 centesimi (di dollaro od Euro) non è stata particolarmente gradita dagli utenti di iTunes. Il prezzo appare a prima vista vantaggioso, ma se nel corso degli anni si sono acquistati numerosi album, la cifra fatalmente sale raggiungendo vette anche di centinaia e centinaia di Euro. È il caso per esempio di Matthew, che sul forum di supporto di iTunes ha confidato di aver acquistato nel corso del tempo 774 brani sullo store musicale di Apple e che ora dovrebbe affrontare una spesa di oltre 170 dollari per aggiornare la sua libreria e liberare la sua musica dai DRM.
Nelle condizioni di Matthew si trovano migliaia di altri utenti, che contestano di aver già pagato una volta per i loro brani e non trovano corretto dover acquistare nuovamente dei file che magari d’ora innanzi saranno venduti a 0,69 dollari/Euro e non più a 0,99 dollari/Euro come un tempo quando furono acquistati. C’è poco da lamentarsi, dirà qualcuno, è sufficiente aggiornare solo alcuni brani della propria libreria, magari quelli il cui limite dei cinque dispositivi per la riproduzione è già stato superato. Sbagliato.
Stando a quanto dichiarato nelle condizioni del contratto per il passaggio da iTunes a iTunes Plus senza DRM, i brani acquistati sullo store musicale vanno aggiornati in blocco secondo una politica del “o tutto o niente” che per molti utenti suona quasi vessatoria. Apple sembra non lasciare dubbi in merito:
Si potrà aggiornare tutta la musica simultaneamente usando il pulsante Acquista. Quest’azione sostituirà tutta la musica acquistata precedentemente su iTunes con le versioni disponibili in formato iTunes Plus della stessa musica. Non è possibile scegliere individualmente i brani o gli album da aggiornare.
Alcuni utenti stanno ora cercando un escamotage per mantenere la conversione legale, provando però a selezionare solo una serie di brani desiderati. L’operazione potrebbe rivelarsi più complessa del previsto: stando alle prime informazioni, pare che il sistema di aggiornamento sia basato sulla cronologia degli acquisti effettuati su iTunes in possesso di Apple e non sui file concretamente presenti nella libreria sul proprio PC.
Al momento, sul forum si suggerisce di inviare una email di protesta a Cupertino in attesa che Apple decida di cambiare musica…