L’autore di MyDoom, a tutt’oggi senza un nome nonostante il worm sia già giunto alla versione “T”, starebbe lanciando un messaggio del tutto particolare agli analisti che passano le ore ad analizzarne il codice: lavoro cercasi. Più in particolare, il virus writer avrebbe espresso un desiderio del tutto particolare: lavorare proprio per una casa antivirus.
Innanzitutto il messaggio svela come l’autore del worm non sia una persona sola ma un gruppo costituito da 4 unità. Il tutto trapela dal messaggio stesso lasciato in alcune delle ultime varianti del worm: «Stiamo cercando lavoro per quattro persone nell’industria degli antivirus». Il tutto sarebbe contenuto nell’allegato delle versioni MyDoom-V e MyDoom-U.
Rimane ovviamente da capire quanto il messaggio costituisca una vera richiesta o quanto piuttosto non sia un mero scherzo, oppure ancora non rappresenti una vera e propria provocazione. L’usanza dei messaggi inseriti nel codice maligno è ormai pratica abituale, ma l’attendibilità degli stessi o la natura delle intenzioni rimane sempre e comunque ambito labile e dalle molteplici interpretazioni.
Dal mondo degli antivirus, intanto, il messaggio viene preso con le pinze. Se anche la richiesta avesse una base di verità, nessuno spiraglio di speranza viene offerto ai quattro intrepidi richiedenti. «Se sei un virus writer non ti assumeremmo mai», così chiude il discorso Graham Clulely, firma autorevole di Sophos, sottolineando la totale mancanza d’etica di persone che producono materiale tanto dannoso.
Graham Clulely rincara la dose portando inoltre un affondo dalla matrice più prettamente personale: »I virus writer non fanno attenzione se i loro codici producono crash o causano incompatibilità». Insomma, «non bisogna essere dei geni per scrivere un virus».