La News Corporation di Rupert Murdoch ha venduto MySpace alla Specific Media per soli 35 milioni di dollari. Finisce in pratica con una svendita la storia del primo social network nato nel 2005, sconfitto sopratutto da Facebook che negli ultimi anni ha continuato a rubare utenti all’ex concorrente. In circa sei anni, secondo alcune stime, MySpace sarebbe costato alle casse di News Corp. non meno di 1 miliardo di dollari: per il magnate australiano è probabilmente uno dei fallimenti più profondi di tutta la sua brillante carriera imprenditoriale nel mondo dei media.
Nel 2005 l’azienda di Murdoch ha acquisito il social network dalla Intermix Media per 580 milioni di dollari. Il 2006 è l’anno del successo mondiale con oltre 90 milioni di utenti registrati e 29 miliardi di visite al mese. Facebook era agli inizi della sua storia, in quanto ancora confinato nelle reti delle università, ma verso la fine dello stesso anno, con l’apertura delle registrazioni a tutto il mondo, il sito di Mark Zuckerberg ha iniziato la sua cavalcata trionfale che gli ha permesso di raggiungere quasi 700 milioni di utenti.
Il declino di MySpace è iniziato ad aprile 2008, quando è stato superato proprio da Facebook nella classifica dei siti più visitati. Da quel momento in poi, è iniziata l’emorragia di utenti e negli ultimi tre anni le perdite economiche sono progressivamente aumentate. Inizialmente Murdoch professava un forte credo nella sua nuova vena imprenditoriale digitale, ma in breve i numeri hanno iniziato a recitare una trama differente e per il re dei social network è iniziata una parabola discendente senza fine e dagli altissimi costi.
Per determinare il costo effettivo del fallimento non bisogna però fare una semplice sottrazione tra il valore iniziale e finale, ma devono essere considerati anche i costi operativi. Secondo Ars Technica, MySpace è costato a Murdoch qualcosa come 1,3 miliardi di dollari e, anche considerando una cifra più ottimistica, le perdite non ammontano a meno di 1 miliardo di dollari.
Nonostante si tratti di una cifra astronomica, l’impero del magnate australiano non corre nessun rischio: nell’ultimo anno finanziario, la News Corp. ha ottenuto profitti per 2,9 miliardi di dollari e generato un flusso di cassa pari a 2,2 miliardi di dollari. Nel frattempo, Facebook si prepara a fare il suo ingresso in Borsa con un valutazione vicina ai 100 miliardi di dollari.