Sono ben 90.000 i predatori sessuali identificati e successivamente espulsi dalle pagine di MySpace, una cifra più che doppia rispetto ai 40.000 precedentemente annunciati e frutto dell’operazione ‘tolleranza zero’ avviata da MySpace nel maggio 2007 su pressione di una coalizione di procuratori capitanata da Richard Blumenthal del Connecticut e Roy Cooper del North Carolina. Una cifra decisamente impressionante, che porta alla luce, ancora una volta, la necessità da parte di tale tipologia di portali di adottare misure di sicurezza ancora più efficaci.
«Circa 100.000 predatori sessuali si sono mescolati ai più giovani su MySpace – è una cosa assolutamente spaventosa e totalmente inaccettabile», ha dichiarato allarmato Blumenthal, «per ognuno di loro potrebbero essercene altre migliaia che utilizzano nomi e dati anagrafici falsi. […] Questa scioccante rivelazione, che arriva grazie alla nostra citazione in giudizio, fornisce inoltre una prova indiscutibile di come i siti di social networking rimangano invischiati con i predatori sessuali». Roy Cooper, dal canto suo, non si dichiara particolarmente sorpreso dalla recente proliferazione dei numeri e punta il dito verso gli stessi portali di social networking e le loro responsabilità nei confronti dei più giovani; portali quali MySpace e il suo rivale Facebook contano oramai un numero talmente elevato di utenti da risultare una vera e tentazione per qualsiasi malintenzionato. «I siti sono stati creati per le persone giovani affinché comunichino l’un l’altra«, ha affermato Cooper; «è per questo motivo che i siti di social networking hanno la responsabilità di rendere le loro pagine sicure anche per i più giovani».
L’esecutivo di MySpace non rimane certamente con le mani in mano di fronte a una problematica così scottante e confida nel prezioso aiuto che la più recente tecnologia può offrire nello scovare, espellere e bannare i numerosi molestatori. Come ricordato dal chief security officer del portale Hemanshu Nigam, ogni account relativo ad un utente malintenzionato viene subito chiuso e le sue informazioni vengono immediatamente passate alle forze di polizia. «In verità ci sono più di 700.000 predatori sessuali che vivono nelle strade dell’America», ha dichiarato Nigam, «ciò che abbiamo fatto è realizzare una tecnologia all’avanguardia per scoprire dove possano risiedere su Internet ed eliminarli dai loro siti». MySpace si affida infatti a Sentinel SAFE, un database creato nel 2006 e contenente i nomi, la descrizione e i tratti fisici dei molestatori sessuali in qualche modo relazionati ai membri di MySpace. Secondo le parole dello stesso Nigam, «Sentinel SAFE rappresenta la miglior soluzione per assicurarci che i molestatori siano rimossi dai loro network sociali».