Internet Archive ha pubblicato il catalogo di 490,000 canzoni precedentemente caricate su MySpace tra il 2008 e il 2010. Fino a poco tempo fa si pensava che fosse andato tutto perso a causa di una (sbadata) migrazione server. Una buona notizia, anche se si tratta on prospettiva di meno dell’1% delle canzoni perse, caricate tra il 2013 e il 2015 e che il vecchio social ha cancellato accidentalmente.
La fonte di coloro che son riusciti a salvare i brani porta a un “gruppo accademico anonimo” che, per alcune loro ricerche, ha scaricato 1,3 terabyte di musica da MySpace, quando questa era ancora attiva. Quando è emersa la notizia della massiva cancellazione accidentale, questo gruppo ha contattato Internet Archive per offrire questo grande ammontare di file.
ANNOUNCING THE MYSPACE MUSIC DRAGON HOARD, a 450,000 song collection of mp3s from 2008-2010 on MySpace, gathered before they were all "deleted" by mistake. https://t.co/oIunuHF7wc includes a link to a special custom search and play mechanism that lets you search and play songs. pic.twitter.com/aGkFPDBN7r
— Jason Scott (@textfiles) April 4, 2019
Il progetto prende il nome di The Myspace Dragon Hoard: i brani sono disponibili per essere ascoltati attraverso un’interfaccia online, che è stata disegnata per assomigliare al player di MySpace, chiamata Hobbit e con tanto di motore di ricerca integrato. Ovviamente la ricerca dei brani avviene in maniera molto più lenta, ma Internet Archive ha detto che il suo motore di ricerca interno è in fase di ottimizzazione. Chi lo vuole può scaricare l’intero pacchetto di 179 GB, che dopo la compressione diventano appunto 1,3 TB di musica.
Questa memoria storica di internet ha provveduto a recuperare parecchia musica nel corso degli ultimi anni. Nel 2017 nel timore che SoundCloud chiudesse dopo una serie di licenziamenti, Internet Archive ospitò un grande backup di brani dal servizio. La conclusione è positiva e triste allo stesso momento: questa piccola parte dell’enorme database di MySpace è stato recuperato solo grazie a un’organizzazione che per scopi di studio aveva effettuato un backup quando i brani erano ancora disponibili. Nella speranza che altri si facciano vivi con i loro archivi, sarà difficile recuperare la maggior parte dell’archivio perduto. Si tratta pur sempre di 50 milioni di brani, un ammontare enorme rispetto a quanto recuperato.