Una intervista rilasciata da Rupert Murdoch (il magnate di News Corp.) a Diane Mermigas dell’Hollywood Reporter contiene tutto lo stupore che anche il proprietario di MySpace ha per il proprio servizio. Murdoch è stupito in particolar modo della velocità con cui la community è cresciuta e (in piena ottica imprenditoriale) si felicita del successo che il tutto sta avendo pur senza che, dopo l’acquisizione, nemmeno un penny sia stato investito nel progetto: «semplicemente sempre più veloce di settimana in settimana», ma è una crescita naturale e ricollegabile dunque più ad una pressione culturale che non ad una spinta proveniente dal mercato.
Reuters ha ripreso l’intervista evidenziandone gli stralci principali: «occorre adattarsi al cambiamento. Siamo come altre società media ancora alla ricerca delle vie per farlo. Non proclameremo di avere tutte le risposte oggi. Internet significa dare ad un sacco di persone un sacco di opportunità […] Nel mondo di lingua inglese sarà facile. Dobbiamo pensare ad un modello di architettura leggermente diverso in Giappone o Germania come in altri Paesi. Sarà ispirato dagli stessi principi. I giovani sono uguali ovunque. Sono curiosi. Vogliono avere il controllo delle cose. Vogliono vivere nel proprio mondo».