Tempi duri per MySpace, il social network di News Corporation acquistato nel 2005 per 850 milioni di dollari (altri tempi, direbbe qualcuno), che adesso però sta subendo un netto calo di popolarità e conseguentemente di entrate pubblicitarie.
Difficoltà che, come sempre, si riflettono soprattutto sulla forza lavoro, con licenziamenti che, per il social network americano, significano riduzioni di personale di circa il 30% del totale, lasciando “a piedi” ben 425 dipendenti.
Probabilmente il social network americano, un tempo additato come un esempio di modello riuscito, ha sentito il peso dell’enorme popolarità conquistata da Facebook, che non solo ha surclassato MySpace per quanto riguarda l’immagine di community “di tendenza”, ma ha causato anche un forte fuga di utenti dal sito di News Corporation.
Una situazione complessa anche alla luce del calo della pubblicità che negli USA sembra riguardare anche il settore Internet, uno di quelli che finora ha “tenuto” bene le proprie posizioni risentendo meno gli effetti della crisi economica.
Urge quindi un certo riassetto per MySpace, a parlare di questo è proprio Owen Vatta Neo, CEO del gruppo:
Capisco che questi cambiamenti sono difficili per molti. Sono però anche necessari per la salute di lungo periodo e per la cultura di MySpace. Il nostro intento è di ritornare ad uno sviluppo di innovazione centrato sui nostri utenti e sul nostro prodotto
Non sarà facile per MySpace riprendere le posizioni perdute, anche perché il contratto con Google, che ancora oggi garantisce una certa quantità di entrate, è in scadenza e rinnovarlo alle stesse condizioni, con la crisi attuale, sarà praticamente impossibile, specie per il MySpace odierno.