Dopo tante discussioni e lotte con RIM, Motorola e Nokia, l’ETSI ha fatto la sua scelta: sarà il design proposto da Apple il nuovo standard per le Nano SIM di prossima produzione. L’European Telecommunications Standards Institute ha deciso che la proposta di Cupertino sia la più completa e utile da utilizzare per la quarta generazione dei chip in uso per la telefonia mobile.
Le Nano SIM Apple, dalle piccolissime dimensioni di 12.3 millimetri di larghezza, 8.8 d’altezza e 0.67 di profondità, sono state fortemente volute dal colosso di Cupertino per risparmiare spazio all’interno dei propri iDevice. La prima versione presentata, addirittura più piccola di quella approvata, ha visto la netta contrapposizione dei rivali RIM, Motorola e Nokia, perché la struttura rendeva fin troppo frequente il blocco a incastro della SIM in device non iPhone. Cupertino ha quindi proposto una seconda versione, a cui RIM ha aggiunto un angolo smussato per il blocco di sicurezza, e l’ETSI ha quindi provveduto a votazione fra le varie opzioni preparate dai candidati.
Le battaglie, tuttavia, rischiano di non terminare con il voto odierno dell’ETSI. Nonostante Apple si sia impegnata a fornire in licenza gratuita la nuova Nano SIM a qualsiasi produttore ne facesse richiesta, Nokia ha da tempo dichiarato di voler fare ostruzionismo, non ricorrendovi nei propri device. Secondo il colosso finlandese, infatti, Apple avrebbe ordito “un tranello per svalutare la proprietà intellettuale altrui”. La Mela, tuttavia, pare abbia già preparato tutta la documentazione con cui si impegna formalmente a non trarre profitto dall’invenzione di questo design, confermandone la licenza gratuita. Effettivamente, sembra improbabile che Apple possa avanzare un brevetto sulle nuove SIM: l’interesse di Cupertino è semplicemente estetico, per ottimizzare il vano SIM nei propri prodotti così da recuperare spazio per i componenti hardware.
La Nano SIM andrà a sostituire la Micro SIM, standard apparso nel 2010 con iPhone 4, sempre su pressione di Apple.