La discussione relativa alle Nano SIM, il formato che dovrebbe evolvere ulteriormente le schede per la connettività alla Rete da parte dei dispositivi mobile, si è incanalata in un vicolo cieco. Ne risulta una situazione figlia di settimane di discussioni prive di risultato, un nuovo rinvio ed un faccia-a-faccia che ancora non trova esito positivo.
Apple da una parte, Nokia dall’altra: sono questi i principali gruppi implicati nella vertenza, con Apple pronta a proporre un formato che intenderebbe concedere “royalty-free”. Nokia, però, non ha accettato la proposta di Cupertino ed ha esplicitamente spiegato che non concederebbe in licenza i propri brevetti necessari per la messa a punto della proposta medesima. Nokia ha invece dalla propria una soluzione che è SanDisk a non accettare: in gioco rientrerebbero infatti i brevetti del gruppo sulle microSD ed al momento un accordo non è pertanto raggiungibile.
Il problema è stato discusso presso l’European Telecommunications Standards Institute, ma l’ultima discussione non ha portato ad alcun voto. Si è optato pertanto per un rinvio della questione con tempi tecnici stimati in un ulteriore tempo di attesa. Poche settimane per affinare le proposte e le trattative, insomma, e poi si tornerà al cospetto dell’ETSI per valutare quale parte abbia raccolti i favori necessari per votare e definire il nuovo standard.
Il processo di miniaturizzazione delle SIM è un elemento fondamentale nell’organizzazione strutturale dei nuovi smartphone, ma Apple e Nokia intendono direzionare tale evoluzione per motivi di varia natura. Dietro lo standard vi sono pertanto questioni fondamentali per il futuro equilibrio del comparto, il che ben esplica il motivi di un muro-contro-muro tanto serrato.