Gli scienziati della Northwestern University hanno sviluppato un nuovo nanomateriale in grado di guidare a livello di hardware i flussi di corrente elettrica. Questa tecnologia potrebbe in futuro essere implementata nei computer per modificare i circuiti in base alle esigenze di calcolo richieste in un determinato momento.
Nei prossimi anni si prevede la realizzazione di circuiti elettronici sempre più piccoli a seguito della miniaturizzazione dei transistor. Intel ha progettato i transistor 3D per la prossima architettura Ivy Bridge a 22 nanometri che permetterà di aumentare la velocità di commutazione e ridurre le correnti parassite.
La tecnologia dei ricercatori statunitensi, invece, sfrutta nanoparticelle grandi solo cinque nanometri per creare un campo elettrico riconfigurabile. Il nanomateriale è costituito da queste particelle rivestite con una sostanza chimica dotata di carica positiva e “affogate” in una matrice di ioni negativi che bilanciano le cariche positive del rivestimento. Applicando una tensione al materiale, la corrente elettrica che nasce per effetto del gradiente interno, può essere modulata, bloccata e deviata verso determinate zone del materiale.
Lo studio, pubblicato online il 16 ottobre sulla rivista Nature Nanotechnology, apre le porte ad nuovo tipo di circuiti formati da componenti che si possono riconfigurare in base ai segnali ricevuti dallo stesso computer. Ad esempio, una resistenza può diventare un condensatore, un diodo o un transistor. Il flusso della corrente può infatti essere deviato in più direzioni all’interno del nanomateriale.