Nanotubi di carbonio per la batteria flessibile

I futuri smartphone pieghevoli potrebbe essere alimentati dalla batteria flessibile inventata dai ricercatori del New Jersey Institute of Technology.
Nanotubi di carbonio per la batteria flessibile
I futuri smartphone pieghevoli potrebbe essere alimentati dalla batteria flessibile inventata dai ricercatori del New Jersey Institute of Technology.

Ricercatori del New Jersey Institute of Technology hanno realizzato una batteria flessibile in nanotubi di carbonio che potrebbe essere integrata nei futuri dispositivi elettronici con display curvo. Diversi produttori hanno avviato lo sviluppo di display OLED (Organic Light Emitting Diode) flessibili che dovrebbero consentire agli utenti di “arrotolare” smartphone, tablet e TV, come un foglio di carta. Grazie all’invenzione di Somenath Mitra, professore di chimica e scienze ambientali, questo sogno diventerà presto realtà.

Samsung e LG hanno già annunciato smartphone curvi – Galaxy Round e G Flex – ma entrambi utilizzano batterie standard, sebbene sia stato ridotto lo spessore. Esiste però un limite fisico alla loro curvatura. La nuova batteria in nanotubi di carbonio, invece, può essere piegata e prodotta in qualsiasi dimensione, ad esempio piccola come una capocchia di spillo o grande come un tappeto. Le micro particelle che svolgono il ruolo di componenti attivi sono simili a quelle presenti nelle batteria convenzionali.

Un’altra caratteristica sorprendente è la possibilità di assemblare la batteria a casa. I ricercatori immaginano la vendita di un kit che include tutti i componenti necessari. La batteria è formata semplicemente da due fogli di plastica sui quali è incollato l’elettrodo, separati da un altro foglio di plastica. La batteria ottenuta funzionerà in modo simile alle comuni batterie AA o AAA.

Il risultato è stato ottenuto dopo molti anni di ricerca. I nanotubi di carbonio sono il materiale più adatto alla produzione di batterie flessibili da utilizzare per alimentare i futuri dispositivi pieghevoli. Non sono noti tuttavia il costo né la data di avvio della produzione di massa.

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