Napster. Il nome che ha fondamentalmente dato i natali all’esplosione della musica digitale torna ora a ruggire sul mercato, sotto l’elgida del CEO Chris Gorog, con una mossa che si inquadra nel riassestamento del settore scatenato dall’esordio di MSN Music Store: Napster, infatti, distribuirà musica anche sotto la piattaforma Janus di Microsoft, rendendo così i propri prodotti compatibili con i lettori omologati sullo standard creato nei laboratori di Redmond.
Il servizio prende il nome di Napster To Go (NTG) e sarà presto parte costituente del prossimo Napster 3.0 previsto in autunno. NTG funzionerà sul principio dell’abbonamento grazie al quale sarà possibile “affittare” la musica dallo store e conservarla fintanto che l’abbonamento è mantenuto attivo.
Microsoft, il giorno stesso in cui lancia il proprio Music Store, offre dunque un forte sostegno ad uno dei concorrenti (ed entrambe le parti si dicono «eccitate» dalle possibili conseguenze dell’accordo). Ma la paradossalità del tutto è solo apparente: come sottolineato dai vertici dell’azienda di Redmond, infatti, il mercato non verrà sviluppato da Microsoft nell’ottica di una resa nella vendita della musica in sé, ma si intende sfruttare gli standard di distribuzione come veicolo per trainare i clienti verso le piattaforme del gruppo: Janus, appunto, per trainare verso Windows.
La collaborazione tra i due gruppi prenderà piede con l’istituzione di una sorta di centro commerciale virtuale (“Digital Media Mall“) griffato Microsoft. Il servizio, la cui prima pietra è costituita dalla nuova versione di Windows Media Player 10 già disponibile al download, contemplerà la distribuzione di film da CinemaNow, highlight delle partite della Major League di Baseball, servizio di download musicale targato Napster ed altre svariate offerte. Il tutto troverà espressione sul “Portable Media Center” prossimo all’esordio sul mercato.
Per Microsoft il quadro si fa ora completo: è ufficialmente attivo il Music Store, è fattiva la collaborazione con Napster, è già in piedi la cooperazione con OD2, e le trame degli accordi con Sony (major legata a Connect) sono ufficiali. Per iTunes inizia probabilmente il momento più difficile.