Napster torna ad essere sinonimo di gratis ma, a distanza di anni ormai dall’epoca d’oro del primo P2P, la parola ha ora in sé il seme della legalità. Il ritorno ad una forma gratuita di fruizione musicale viaggia in parallelo ad un uso delle promozioni per finanziare il servizio, il che costituisce il rilancio di quello che può essere uno dei nuovi profili commerciali per l’intero settore (l’idea non è completamente innovativa in quanto già il servizio Rhapsody ne ha calcate le orme con circa un anno di anticipo).
La fruizione gratuita di uno qualsiasi degli oltre 2 milioni di brani contenuti nell’archivio Napster sarà limitata a 5 ascolti complessivi, dopodichè l’utente sarà costretto ad acquistare il brano. La cosa offre ovviamente un importante vantaggio rispetto al servizio iTunes ove l’acquisto può avvenire con solamente una anticipazione di 30 secondi del pezzo: è probabilmente in questa direzione che si sviluppa la nuova concorrenza Napster nel tentativo di limitare lo strapotere del music store Apple e rilanciare il proprio brand nel settore.
L’intenzione di Napster è dichiarata dal CEO Chris Gorog: il music store intende eliminare ogni barriera tra l’utente e la fruizione dei brani musicali. Dapprima venne l’abbonamento, un pagamento una tantum per download illimitati, ora l’estrema ratio con l’ascolto gratis previo semplice login. Gorog parla espressamente di «piattaforma aperta» e si dice convinto del fatto che «non sia difficile vendere musica a gratis».
In una giornata in cui il titolo Napster era in segno negativo, è bastato il nuovo annuncio per far balzare l’after-hour oltre un +4% dovuto al fatto che gli analisti vedono molto positivamente l’idea per portare nuova linfa al mercato del gruppo. Ulteriori servizi contraddistinguono inoltre il momento: NapsterLinks offre la possibilità di allegare a messaggi via mail, pagine web, blog o instant messenger appositi link che reindirizzano direttamente ad un brano musicale; Narchive è il profilo “social-networking” del music store con l’offerta di sezioni personali per gli utenti alla ricerca dei loro gusti, dei loro profili e soprattutto del loro coinvolgimento.