Universal Media Group, la più grande casa discografica mondiale, ha denunciato la concorrente tedesca Bertelsmann per il suo supporto all’ormai defunto servizio di file-sharing musicale Napster. Universal accusa Bertelsmann di aver indirettamente aiutato «milioni e milioni» di violazioni del copyright.
Tra il 2000 e il 2001, Bertelsmann aveva tentato di prendere il controllo di Napster e di farne un servizio legale, dopo avergli fatto causa insieme alle altre principali etichette discografiche. L’acquisto di Napster da parte del colosso tedesco, proprietario tra l’altro del marchio BMG, era stato proibito da una sentenza dello scorso settembre. In vista dell’acquisizione, Bertelsmann aveva versato di tasca propria nelle casse di Napster, tra il 2000 e il 2001, circa 85 milioni di dollari.
Nella sua denuncia, Universal chiede a Bertelsmann 150 mila dollari di risarcimento per ogni brano della casa discografica scambiato su Napster. Negli ultimi giorni si erano fatte insistenti le voci di una prossima alleanza tra Bertelsmann e America Online per l’acquisizione di Universal, attualmente di proprietà del gruppo francese Vivendi.