Quando i prima astronauti riusciranno a raggiungere il pianeta Marte dovranno sopravvivere sfruttando le risorse naturali che il pianeta rosso offrirà loro. Tra gli elementi naturali che abbondano su Marte c’è l’anidride carbonica (CO2) presente nell’atmosfera marziana. La NASA punta a voler utilizzare questa risorsa in diversi ambiti e proprio per questo ha lanciato un vero e proprio concorso per ricercare nuovi modi per convertire l’anidride carbonica in composti utili da utilizzare su Marte. Tali tecnologie permetteranno di realizzare prodotti utili sul pianeta Marte e non solo visto che potrebbero trovare impiego anche sulla Terra.
Monsi Roman, responsabile del programma Centennial Challenges della NASA, ha evidenziato la necessità di essere creativi visto che su Marte non sarà possibile portare tutto quanto servirà e sarà, dunque, necessario sfruttare quanto offrirà il pianeta rosso. Nello specifico, questa particolare competizione si concentrerà sulla creazione del glucosio. Il carbonio e l’ossigeno sono, infatti, i mattoni molecolari degli zuccheri. Lo sviluppo di sistemi efficienti in grado di produrre glucosio dal biossido di carbonio contribuirà anche a far avanzare il campo della tecnologia di produzione biologica sulla Terra.
Mentre i biomateriali a base di zucchero sono realizzati facilmente sulla Terra attraverso le piante, questo approccio non potrà essere adottato dalle missioni spaziali a causa di risorse limitate come energia, acqua e tempo. La competizione verterà, dunque, proprio nel trovare la soluzione a questo problema.
Questa competizione sarà divisa in due fasi. Durante la prima fase, i team partecipanti dovranno presentare un progetto e una descrizione di un sistema di conversione che includa i dettagli sugli approcci fisico-chimici per convertire il biossido di carbonio in glucosio. La NASA premierà 5 team con una somma di 50 mila dollari. La seconda fase sarà la più delicata e prevederà che i team mettano in pratica i loro progetti. Il team vincitore della competizione si porterà a casa ben 750 mila dollari.
In questo progetto, dunque, la NASA investirà complessivamente un milione di dollari. Questo concorso fa parte del programma Centennial Challenges della NASA che si prefigge l’obiettivo di voler stimolare lo sviluppo di nuove tecnologie all’interno e all’esterno della tradizionale comunità aerospaziale.