La NASA ha rivelato nelle scorse ore due tute spaziali che utilizzerà per il programma Artemis, grazie al quale l’uomo tornerà sulla Luna a parecchi decenni di distanza dalla missione Apollo. Il primo volo è previsto per il 2024.
L’agenzia spaziale statunitense ha condiviso un video in cui mostra un ingegnere aerospaziale che indossa un’ingombrante tutta rossa, bianca e blu che sarà utilizzata per svolgere le operazioni sulla Luna; e una tuta più sottile, di colore arancione, che l’equipaggio indosserà durante il viaggio da e verso il “nostro satellite”. Quest’ultima ha una particolarità: nel caso in cui si dovesse verificare un’improvvisa depressurizzazione del veicolo spaziale, gli astronauti saranno infatti in grado di vivere per giorni. Di seguito è possibile dare un’occhiata al tweet che mostra soltanto la prima delle due tute presentate, ma cliccando sul link riportato nel cinguettio si può guardare tutta la diretta.
Introducing our next-generation spacesuit for #Artemis missions! Here, spacesuit engineer Kristine Davis demonstrates the improved mobility in the new suit, important for working on the Moon's surface. Watch live: https://t.co/n8wWhy876P pic.twitter.com/9g6sfOaPbf
— NASA (@NASA) October 15, 2019
Progettare una tuta spaziale moderna è una delle molte sfide che la NASA deve affrontare nel suo ritorno sulla Luna. La tuta più grande, progettata per l’uso sulla superficie lunare, è la Exploration Extravehicular Mobility Unit (xEMU): offre agli astronauti una maggiore mobilità delle spalle rispetto alle tute degli anni passati, ma sembrerebbe ancora piuttosto ingombrante. L’astronauta che l’ha indossata in occasione della presentazione ha faticato per salire alcune scale e raccogliere una roccia. Ma dato che resisterà alle condizioni ostili dello spazio, questo genere di compromessi sono comprensibili.
La NASA non prevede usare queste tute spaziali solo per andare sulla Luna: le modificherà anche per le future missioni su Marte, promettendo che non ci saranno intoppi dovuti a tute spaziali inadatte o problemi del genere.