Niente passeggiata spaziale tutta al femminile il 29 marzo. Meno di un mese fa si era infatti parlato di una missione NASA fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale che avrebbe fatto la storia: sarebbe stata infatti la prima volta di una missione spaziale completamente “in rosa”.
Ma perché la passeggiata extraveicolare non potrà essere eseguita da sole donne? Il motivo è di quelli decisamente assurdi: sembra infatti che alla Nasa abbiano una sola tuta spaziale per donna e che quindi le astronaute Anne McClain e Christina Koch non potrebbero partecipare ad una missione insieme.
Prima d’ora, infatti, la McClain e la Koch hanno preso parte a missioni spaziali esclusivamente con colleghi uomini e mai insieme, motivo per il quale non si è mai reso necessario un secondo scafandro adatto per le misure più ridotte di un’astronauta donna.
La missione spaziale fuori dall’ISS prevedeva che, il 29 marzo, le due astronaute lasciassero la staziona per circa sette ore, con il supporto a terra di una terza donna, la collega Kristen Facciol. La missione è stata però modificata e sarà solo la Koch a passeggiare fuori dall’ISS insieme al collega Nick Hague, che sostituirà la McClain. La prima donna a camminare nello spazio è stata, 35 anni fa, la russa Svetlana Savitskaya. Per la prima spacewalk tutta al femminile si dovrà invece attendere.
Decisamente una pessima figura per l’agenzia spaziale americana, anche alla luce della recentissima suggestione lanciata qualche giorno fa dal capo della NASA Jim Bridenstine durante il programma radiofonico Science Friday. In quell’occasione Bridenstine dichiarò che la prima persona a camminare su Marte potrebbe essere una donna. Quella della “conquista” di Marte da parte di una donna è una missione ancora lontana ma, ad oggi, le premesse non sono le migliori.