C’è stata, c’è e forse ci sarà sempre una certa competizione tra Stati Uniti e Russia, anche sul piano dell’esplorazione spaziale. Sebbene gli USA desiderino essere meno dipendenti dai razzi sovietici, il capo dell’agenzia Roscosmos, Dmitry Rogozin, ha di recente ordinato la costruzione di altri due veicoli spaziali Soyuz MS utili alla NASA per trasportare gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Gli Stati Uniti potrebbero aver bisogno di posti aggiuntivi nel 2020 e nel 2021, ha affermato Rogozin, e uno dei due veicoli spaziali sarà impiegato per tale scopo; l’altro, verrebbe invece utilizzato per un volo turistico previsto per la fine del 2021 e aiuterebbe la NASA ha distribuire le risorse su altri fronti. La decisione fa seguito a una lettera del direttore della nota agenzia spaziale statunitense, Jim Bridenstine, in cui avvertiva di un ritardo nel lancio dei voli commerciali americani.
La Russia ha ovviamente colto la palla al balzo per criticare la pianificazione degli americani relativa ai programmi di lancio; il Paese ha dunque avvertito gli Stati Uniti che avrebbero dovuto chiedere con largo anticipo dei posti in più, in quanto ci vogliono “almeno” due anni per realizzare un veicolo spaziale Soyuz, a detta di Rogozin. SpaceX spera ancora in un viaggio di Crew Dragon all’inizio del 2020 e anche il CST-100 Starliner di Boeing potrebbe non essere molto lontano dal lancio.
Nelle scorse settimane, intanto, la NASA ha presentato ufficialmente le tute spaziali che gli astronauti indosseranno durante la missione Artemis, quella che riporterà l’uomo sulla Luna. Una di queste, più ingombrante, sarà utilizzata per le operazioni esterne al veicolo, l’altra sarà invece quella che accompagnerà l’equipaggio durante il viaggio verso il nostro satellite naturale.