Gli Stati Uniti porteranno di nuovo gli astronauti sulla Luna entro 10 anni, questa volta “per rimanerci”. A dichiararlo è stato Jim Bridenstine, amministratore delegato della NASA.
Stanziando un budget di 21 miliardi di dollari per i programmi di esplorazione spaziale del 2020, il capo della NASA ha affermato che l’obiettivo è quello di mandare l’uomo prima sulla Luna e poi su Marte.
During the #Moon2Mars event, Administrator @JimBridenstine highlights in his speech that "this budget funds our ability to reach out to another world and find potentially life on another world." pic.twitter.com/MXAmpB1KTz
— NASA (@NASA) March 11, 2019
Con il nuovo budget, che segna un aumento di quasi il 6% rispetto a quello dell’anno scorso, Bridenstine afferma che la NASA è ha tutte le intenzioni di tornare sulla Luna entro il 2028.
Andremo sulla Luna nel prossimo decennio con nuove tecnologie e sistemi innovativi, al fine di esplorare più location sulla superficie lunare. Questa volta, quando raggiungeremo la Luna, ci resteremo. Useremo ciò che apprendiamo nel nostro itinerario sulla Luna per fare il successivo salto da gigante: mandare gli astronauti su Marte.
Il piano, in fase di programmazione e sviluppo negli ultimi anni, si realizzerà grazie alle navicelle Space Launch System e Orion, insieme alla piattaforma orbitale lunare Gateway. Si pensa che quest’ultima consentirà un lungo insediamento sulla Luna e servirà da punto di salto verso missioni più nello spazio più profondo, incluse quelle su Marte. L’agenzia spaziale prevede di lanciare la prima missione dimostrativa nel 2024 per testare la capacità di allunaggio. Una seconda missione di prova sarà programmata per il 2026, con l’obiettivo di sperimentare il sistema realizzato sulla superficie lunare prima dell’arrivo degli astronauti.
Intanto alcuni ricercatori hanno affermato che qualora un asteroide di grandi dimensioni dovesse colpire la Terra, il rischio di estinzione della razza umana è piuttosto alto: al momento, infatti, non si hanno ancora a disposizione i mezzi necessari per sventare la minaccia.