«In occasione del Photokina 2008, alcune tra le primarie aziende del settore hanno presentato il Metadata Working Group, un’organizzazione costituita nel 2007, dedicata alla risoluzione dei problemi di interoperabilità che spesso rendono complicato il reperimento, l’organizzazione e la ricerca di foto digitali. Oggi il Metadata Working Group ha inoltre presentato la sua prima specifica, che fornisce linee guida studiate per incrementare l’interoperabilità e la conservazione dei metadati nelle fotografie digitali»
Il mondo della fotografia digitale da tempo attendeva un annuncio del genere ed a firmare il primo grande polo di interoperabilità sono nomi quali Adobe, Apple, Canon, Microsoft, Nokia e Sony: nasce, in pratica, uno standard de facto che permetterà l’interscambio di metadati senza perdita di alcunché tra un dispositivo e l’altro. Spiega Josh Weisberg, presidente e fondatore delMetadata Working Group (peraltro direttore del Rich Media Group di Microsoft): «La mancanza di interoperabilità dei metadati è spesso frustrante sia per gli utenti privati che per i fotografi professionisti e le nostre società hanno investito risorse notevoli nella risoluzione di questo problema […] Aver riunito le aziende leader nel settore intorno al problema dell’interoperabilità dei metadati ha segnato una vera e propria svolta e siamo convinti che porterà alla creazione di tecnologie più semplici da utilizzare da parte dei fotografi. La redazione di queste linee guida ha richiesto un notevole impegno perché fossero compatibili con tutte le applicazioni, i dispositivi e i servizi e in grado di fornire best practice per stabilire come, quando e dove intervenire per modificare i metadati di formati file di grande diffusione».
I metadati sono informazioni che, inserite all’interno del file dello scatto, ne identificano proprietà particolari quali ora e luogo (tramite il geotagging) dello scatto. Il gruppo specifico è nato nel 2006 su proposta di Microsoft. Le linee guida del MWG sono oggi online e chiunque è autorizzato ad adottarle liberamente per contribuire alla crescita dell’interoperabilità nel settore.
Ma non finisce qui. Se il primo passo è compiuto soprattutto nei confronti dell’utenza e della fotografia non professionale, il Metadata Working Group ha intenzione di lavorare ora a nuove linee guida che incontrino le necessità e le evoluzioni del mondo professionistico. In questa direzione un riferimento al formato RAW è d’obbligo.