Le aziende coinvolte nel business del WiMax non intendono fare la medesima fine di quelle coinvolte nella telefonia cellulare, ambiente nel quale l’innovazione tecnologica è bloccata dall’alto costo per il brevetto di una tecnologia. Per questo, sei tra le più grandi compagnie si sono unite in un’unica alleanza.
Si chiama Open Patent Alliance (OPA) e il suo obiettivo è mettere in condivisione lo sviluppo e le spese per brevettare tecnologie relative al WiMax in modo da sveltirne l’evoluzione e quindi l’adozione. Già in passato per lo sviluppo delle tecnologie video alcune aziende si unirono in un consorzio simile. Dunque Alcatel-Lucent, Cisco, Clearwire, Intel, Samsung e Sprint ora cooperano verso il benessere comune e l’obiettivo è coinvolgere almeno altri 6 o 9 grandi nomi.
«Come fondatori dell’OPA il nostro compito è di interagire con le diverse componenti del business ed evangelizzare sui possibili benefici di un modello aperto» ha detto a Cnet Sriram Viswanathan, general manager per il WiMax alla Intel: «Inviteremo anche altri ad unirsi a noi per convincere tutti i player che al momento si appoggiano ad altre tecnologie sui benefici del WiMax».
Il WiMax infatti, nonostante sia ormai uno standard ed una tecnologia affidabile per la trasmissione via etere di connettività a banda larga e di recente sia stato oggetto di un’asta anche in Italia, è utilizzato unicamente nelle zone più disabitate dei paesi in via di sviluppo dove le possibilità di trasmissione ad ampio raggio spesso sono una necessità. Sprint, però, ha ora annunciato di voler costruire una rete nazionale di WiMax per gli Stati Uniti e Intel già vuole inserire chip WiMax di default nei suoi portatili.