Dopo aver invaso (e continua imperterrito purtroppo) le nostre caselle di posta elettronica, il famigerato SPAM sta per compiere il grande passo verso la telefonia Voip.
Cambia il nome ma la sostanza, sfortunatamente, rimane la stessa.
Lo SPIT (spam over Internet telephony), così si identifica lo SPAM telefonico, produrrà miriadi di chiamate verso i nostri numeri Voip al fine di pubblicizzare prodotti con i risultati di congestionare la rete e frenarne lo sviluppo. Proprio come adesso avviene per la nostra posta, migliaia e migliaia di email spazzatura.
Questo fenomeno è stimato in ritmi di crescita vertiginosi per i prossimi anni. Già oggi il 94% delle email è spam e anche l’instant messaging ne è colpito (in questo caso si chiama SPIM).
I produttori si sono subito allertati e tra i primi è arrivato un software della Nec che sarà presentato al 3GSM World Congress di Barcelona.
Il software, attraverso un procedimento non semplice, promette di riconoscere se una chiamata Voip in arrivo proviene da una persona o da una macchina, verificando se può compiere una conversazione umana.
Se riconosce che la chiamata proviene da una macchina blocca la chiamata prima ancora che arrivi al nostro contatto Voip.
Il progetto è strutturato in modo tale da tenerlo aperto a nuovi moduli e plugin in previsione del fatto che lo SPIT cambierà modo e tempo di attacco come succede oggi con lo SPAM.
I responsabili della casa giapponese affermano che questo nuovo software bloccherà a monte il 99% delle chiamate SPIT facendo dormire sonni tranquilli ai consumatori della telefonia via internet.
C’è da crederci?