18 mesi per le pratiche burocratiche e poi il gruppo Microsoft dovrebbe vedere realizzato in grande passo annunciato in queste ore: il formato proprietario di Office verrà aperto, si chiamerà Microsoft® Office Open XML (eXtensible Markup Language) e permetterà al gruppo di rispondere al tiro incrociato di chi da tempo chiedeva questo passo nel nome del dialogo tra i vari software in commercio.
Secondo quanto comunicato da Microsoft, Intel, Apple, British Library e Toshiba sono tra i nomi di alto livello che hanno promosso tale passo spingendo Microsoft a proporre il proprio Open XML alla ECMA International (European association for standardising information and communication systems). Una volta accettato il formato come standard ISO (secondo passaggio che farà seguito all’approvazione ECMA), Microsoft distribuirà tutto il necessario per far sì che non solo i nuovi documenti vengano prodotti secondo le nuove indicazioni, ma per permettere anche di trasformare i vecchi documenti ottimizzandoli al nuovo status.
L’approvazione dello standard dovrebbe giungere in tempo per la distribuzione del nuovo Office 12, le cui funzionalità risponderanno pienamente a quanto promesso. Jean-Philippe Courtois, presidente Microsoft International, ha applaudito al progetto sottolineando l’interoperabilità permessa sia alla concorrenza, sia al gruppo stesso nei confronti della cosiddetta «next-generation software»: il cenno appare direttamente rivolto a quanti, presso l’Unione Europea, avevano invitato Microsoft ad aprire i propri formati fornendo alla concorrenza il giusto respiro contro un controllo del mercato troppo pressante.
Alan Yates, responsabile Microsoft per la Information Worker Strategy, fa inoltre un cenno alla dicotomia con Open Document vedendo in essa una ricchezza per l’ecosistema informatico: i due formati, pur entrambi aperti, rappresentano realtà diverse, nate in contesti diversi, sviluppate con obiettivi diversi e dunque entrambi meritevoli di identità propria. Yates vede comunque una maggiore ambizione nel proprio Open XML ed è innegabile una logica contrapposizione tra le parti allo stesso modo con cui OpenOffice si contrappone a Microsoft Word. Se non altro con il nuovo standard la concorrenza verrà operata in nome dell’apertura, a tutto vantaggio dell’utenza.