E’ tempo di grandi annunci presso il Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie. Sotto i riflettori ancora una volta il ministro Lucio Stanca il quale, a poche ore dal fastoso taglio dei nastri per il Codice dell’Amministrazione Digitale, annuncia la nascita della «grande autostrada digitale della pubblica amministrazione italiana».
«Il Consiglio dei Ministri ha approvato definitivamente il Sistema Pubblico di Connettività che collegherà per via telematica tutte le Amministrazioni pubbliche del Paese […]. In termini di complessità, di dimensione e di impegno finanziario è uno dei più grandi interventi per una infrastruttura immateriale che il nostro Paese abbia mai avuto»: così il ministro descrive il progetto, evidenziando inoltre come sia stato in questo modo costituito «l’asse portante per l’applicazione del Codice dell’Amministrazione Digitale».
L’autostrada prenderà la denominazione ufficiale di SPC (Sistema Pubblico di Connettività) e sarà costituita da «un’infrastruttura tecnologica che consentirà la comunicazione telematica fra tutte le amministrazioni pubbliche centrali e locali, non meno di 15 mila uffici, sulla base dei più elevati ed omogenei standard tecnologici, organizzativi e di sicurezza». L’annuncio datato 11 Febbraio concerne l’approvazione in via definitiva (su proposta del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie e dei Ministri per la Funzione Pubblica, degli Esteri e dell’Economia e Finanze) del decreto legislativo che istituisce il progetto SPC a norma dell’articolo 10 della legge 29 luglio 2003 n. 229 circa il «riassetto in materia di societa’ dell’informazione».
SPC dovrebbe costituire la base italiana della futura Rete Internazionale, infrastruttura transnazionale che già entro breve potrà collegare oltre 500 uffici (ambasciate, consolati, uffici Ice, Camere di Commercio, Istituti Italiani di Cultura) in oltre 120 Paesi. La creazione di una autostrada digitale è la premessa alla rivoluzione che dovrebbe imprimere una importante svolta alla pubblica amministrazione italiana: maggiore efficienza e costi minori («[…] riduzione del 35% dei soli costi per le telecomunicazioni ed un risparmio di almeno il 30% dei tempi di svolgimento dei provvedimenti fra Amministrazioni»).