Lo spettro della recessione economica e l’inizio dellaguerra in Afghanistan avevano fatto addensare presagi oscuri sui risultatidell’e-commerce per quest’anno negli Stati Uniti. Ora che la stagionenatalizia (il periodo più importante per lo shopping online) si è conclusa, èil momento di fare qualche bilancio.
Un dato emerge chiaramente dalle ricerche effettuate nelcorso delle otto settimane che vanno dal 2 novembre al 28 dicembre: il temuto crollodel commercio elettronico non c’è stato. Le transazioni online sonocresciute sostanzialmente rispetto al 2000, anche se ad un tasso minore diquello fatto registrare negli ultimi anni.
D’altra parte, già le previsioni di novembre sembravanoimprontate ad un moderato ottimismo: secondo lo studio InDepth Interactivecondotto su un campione di 2.036 individui da NFOWorldGroup, il 28,6% dei consumatori aveva espresso l’intenzione di passarepiù tempo a fare acquisti online rispetto al 2000. Il 25,6% degli intervistatidichiarava di voler spendere più soldi in Rete, mentre soltanto il 15,8%avrebbe voluto farlo in negozi tradizionali. La maggioranza del campione sidiceva disposta a spendere tra i 200 ed i 400 dollari.
Secondo i dati di Goldman Sachs,Harris Interactive e
Gli americani sembrano averlo preso in parola, spendendonelle otto settimane natalizie oltre 13 miliardi e 800 milioni di dollarionline, il 15% in più rispetto allo scorso anno (dati Goldman Sachs, HarrisInteractive e Nielsen//NetRatings). Secondo una ricerca condotta da
Eppure, il 74% degli americani ha continuato a non comprareniente in Rete nel corso di queste vacanze. Il motivo principale di questariluttanza (36%) è costituito dalla paura di utilizzare la carta di creditoonline. «Il futuro dello shopping online dipenderà da quanto icommercianti saranno capaci di mantenere questo consistente livello disoddisfazione,» dichiara Kaldor. Come a dire che, crisi o no, lo sviluppo dell’e-commercedipenderà in gran parte dalle capacità dei venditori.
Ragioni per le quali gli utenti statunitensi non hanno comprato regali online a Natale
Non volevano utilizzare la carta di credito
36%
Non erano interessati
18%
Preferivano altri modi di fare acquisti
13%
Volevano vedere quello che compravano
10%
Avevano già fatto i propri acquisti natalizi
3%
Non avevano carta di credito
3%
Non erano abituati ad utilizzare il computer
3%
Non era facile accedere ai siti di e-commerce
2%
Non hanno fatto regali quest'anno
2%
Non avevano tempo
1%
Dati Jupiter Media Metrix, gennaio 2002
A tale proposito, è interessante scorrere una recentericerca di Jupiter Media Metrix secondo laquale il 57% dei consumatori decide se tornare o no su un sito di e-commerce inbase alla celerità di risposta alle e-mail. Nonostante questo dato,soltanto il 33% dei negozi virtuali risponde alle e-mail degli utenti entro seiore. Addirittura il 40% ci mette tre giorni, o non risponde affatto.
USA: tempo di risposta dei siti di e-commerce alle e-mail degli utenti
Entro 6 ore
33%
6-24 ore
13%
1-3 giorni
13%
Più di 3 giorni/Nessuna risposta
40%
Dati Pew Internet & American LifeProject, gennaio 2002