Il mese di Dicembre è stato un mese da record assoluto per il mondo dei videogiochi. Sebbene il 2009 sia stato totalmente soffocato da una crisi economica che non ha certo favorito gli acquisti dei consumatori, sul finire dell’anno il mercato dei videogame ha saputo trovare uno storico colpo di reni che ha permesso al settore di salvare in parte l’anno e di ascrivere il mese di Dicembre come il miglior mese di sempre in quanto a fatturato.
Il record viene fissato negli Stati Uniti a quota 5.53 miliardi di dollari (stima NPD Group) con due nomi a festeggiare in modo particolare: Nintendo e Activision Blizzard. La prima esce dal 2009 con risultati positivi nonostante fossero in molti pronti a bocciare il permanere dell’idea Nintendo Wii sul mercato senza novità sostanziali nell’offerta. La seconda invece deve il proprio giubilo a Call of Duty: Modern Warfare 2, il videogioco che è destinato a sbriciolare ogni record grazie ad un andamento delle vendite paragonabile ai migliori film della storia della cinematografia.
Le vendite di hardware hanno compiuto un balzo del 16% a riprova della bontà della scelta di tagliare i prezzi d’acquisto delle console in prossimità della stagione natalizia. In totale il fatturato del comparto hardware ha raggiunto 2.19 miliardi di dollari con ben 3.8 milioni di Wii vendute (più della somma di Xbox 360 e PS3). Microsoft ha immesso in circolazione 1.3 milioni di Xbox, Sony ha invece portato la propria PS3 a 1.4 milioni di unità grazie ad una costante crescita nella parte finale dell’anno dopo che la parte iniziale aveva tenuto l’ultima console del gruppo in posizioni defilate.
La notizie positive dell’hardware non sembrano andare di pari passo con le notizie del comparto software. La vendita dei videogiochi, infatti, ha visto alcune vette importanti ma un trend generale in declino. L’anno si chiude a -8% rispetto all’aureo 2008 (da 21.4 a 19.66 miliardi di dollari). Tutti i gruppi produttori di videogames per console (da Electronic Arts ad Activision Blizzard) hanno rivisto al ribasso le previsioni per il 2010 poiché si auspica un ritorno agli acquisti, ma senza la ressa che nel 2008 aveva portato all’anno migliore di sempre per l’industria.