Naufragio Costa Concordia: la tragedia corre sui media. E, come ormai tradizione in caso di simili incidenti, il filo conduttore dei commenti passa per i social network. Facebook diventa quindi protagonista del tragico affondamento della nave di punta di Coste Crociere, con le impressioni di chi ha vissuto il dramma, le polemiche di chi l’ha osservato in TV e le dichiarazioni ufficiali della stessa azienda.
Salta subito all’occhio l’iniziativa di Luciano Castro, un passeggero imbarcato sulla Concordia, che ha inaugurato la fanpage Facebook “Concordia 13 Gennaio” per raggruppare i racconti dei superstiti.
«Ero a bordo della Costa Concordia. Imbarcato a Civitavecchia. Cabina 1022. Questa pagina è dedicata a tutti coloro che erano lì insieme a me, ai passeggeri e all’equipaggio. È dedicata a tutti gli uomini e le donne delle Forze Armate, dei corpi di Polizia, dei Vigili del Fuoco e ai volontari che sono intervenuti sul luogo del disastro. Ed è soprattutto dedicata agli straordinari cittadini dell’Isola del Giglio che, nonostante il naufragio e la paura, ci hanno fatto sentire a casa. Raccontate le vostre storie, mandate le vostre foto, caricate i vostri video, così ognuno potrà più facilmente affrontare e superare il ricordo di questa difficile avventura.»
Una sorta di self-healing collettivo, così come direbbero gli americani, che fa della virtualità di Facebook un vettore per esorcizzare la paura e gioire per il dramma ormai superato.
La pagina ufficiale di Costa Crociere, invece, dallo scorso sabato aggiorna costantemente i clienti sulla vicenda, offrendo i dati sui salvataggi, le vittime e i dispersi, proponendo le motivazioni al dramma ed esprimendo sentito dolore per quanto accaduto. Il primo messaggio inerente al naufragio non ha reso immediatamente la portata dell’incidente, perché pubblicato a pochi minuti dallo scontro della Concordia con l’ormai noto scoglio dell’Isola del Giglio:
«Costa Crociere conferma che sono in corso le operazioni di evacuazione di emergenza, vicino all’Isola del Giglio, dei circa 3.200 passeggeri e dei circa 1.000 membri di equipaggio a bordo di Costa Concordia. Le operazioni di evacuazione sono state effettuate prontamente, ma la posizione della nave, che diventando più difficoltosa, sta complicando le ultime operazioni di sbarco.»
Solo poche ore dopo, ormai a ridosso dall’alba di sabato, i toni si fanno stupiti e addolorati:
«È una tragedia che sconvolge la nostra azienda. Il nostro primo pensiero va alle vittime, e vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai loro familiari e amici. In questo momento tutti i nostri sforzi sono concentrati nelle ultime operazioni di emergenza, oltre che nell’offrire assistenza agli ospiti e all’equipaggio che erano a bordo della nave, per farli rientrare al più presto a casa.»
In tema di polemiche, invece, è Twitter a battere il concorrente Facebook. Per tutto il weekend si sono susseguiti i più svariati tweet, tanto che il naufragio è presto diventato un trending topic internazionale. Gli hashtag #concordia e #giglio sono stati inondati di messaggi. Tra chi ha espresso solidarietà alle vittime e chi si è posto legittime domande sulle ragioni della tragedia, ci sono stati anche molti utenti a lanciarsi in polemiche, previsioni immotivate e insulti. Gettonatissime le dietrologie da calendario, con il ritorno in auge dell’arrivo dei Maya, del 2012 bisestile, dell’affondamento del Titanic del 1912, dell’incidente occorso nella funesta data di venerdì 13. Una tendenza, quella alla numerologia da salotto, che non ha coinvolto solo gli utenti di Twitter, ma anche alcuni TG nazionali che proprio non hanno resistito al fascino dei numeri. Di seguito le immagini pubblicate su The Atlantic.
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