Non solo SpaceX. Altre realtà stanno guardando con interesse allo spazio. Tra queste Sierra Nevada Corporation (SNC), che pur non essendosi aggiudicata un contratto per il trasporto di personale ed equipaggiamento sulla ISS, è pronta a lanciare la prima missione del proprio veicolo Dream Chaser. Il decollo è fissato per il 2021, grazie ad una partnership siglata con l’Office for Outer Space Affairs delle Nazioni Unite (UNOOSA).
Mentre Elon Musk progetta di conquistare e colonizzare il pianeta rosso, in questo caso l’obiettivo è ben diverso. Lo scopo è quello di offrire anche agli stati che non hanno la disponibilità economica per finanziare un programma spaziale la possibilità di affrontare esperimenti in ambiente di microgravità. Ogni paese membro dell’Organizzazione potrà chiedere e ottenere un posto a bordo, con l’UNOOSA che offrirà inoltre assistenza e supporto tecnico ai team che non hanno sufficiente esperienza nel campo. Queste le parole di Simonetta Di Pippo, astrofisica italiana attualmente a capo dell’Ufficio.
Una delle principali responsabilità dell’UNOOSA è quella di promuovere la cooperazione internazionale per un utilizzo pacifico dello spazio. Sono orgogliosa di annunciare che uno dei modi in cui UNOOSA intende farlo è, in collaborazione con il nostro partner SNC, dedicare un’intera missione a microgravità agli stati membri delle Nazioni Unite, molti dei quali non hanno le infrastrutture o le risorse finanziarie per sviluppare un programma spaziale in autonomia.
Le proposte giunte all’UNOOSA verranno analizzate e i progetti selezionati entro il 2018. Gli stati scelti saranno chiamati a finanziare una parte dei costi della missione. Rappresentanti della Sierra Nevada Corporation affermando che le nazioni più povere riceveranno un trattamento di favore. L’Ufficio delle Nazioni Unite è inoltre alla ricerca di sponsor per coprire le spese necessarie al lancio della missione.